Lukaku aspetta il Napoli: Conte freme. Osimhen può sbloccare tutto

Pronto a partire il giro dei centravnti, che riguarderà anche Osimhen. Il ds del Psg: "Victor è il top"
Davide Palliggiano

Parigi si risveglia, sarà l’aria olimpica, sarà che a una settimana dalla ripresa (15 luglio) non è stato ancora trovato qualcuno che possa, almeno in minima parte, non far rimpiangere Kylian Mbappé. Il Psg lo sapeva da tempo, da mesi, ma se il tentativo per Khvicha Kvaratskhelia in fin dei conti è andato male, ricevendo il netto no del Napoli, quello per Victor Osimhen può invece far tornare la pace tra Nasser Al Khelaifi e Aurelio De Laurentiis, che non ha nascosto un certo fastidio all’approccio del Psg per il talento georgiano.

Il gatto Osimhen

I rapporti erano buoni, più che cordiali e decennali: da Napoli a Parigi, con volo solo andata, si sono trasferiti negli anni Lavezzi, Cavani e Fabian Ruiz. Stessa destinazione può raggiungerla via clausola anche Osimhen, tornato prepotentemente tra gli obiettivi dei campioni di Francia. Luis Enrique, del resto, ha bisogno di gol, tanti, per rimpiazzare Mbappé. I due centravanti in rosa, Gonçalo Ramos e Kolo Muani, non lo convincono del tutto. A cominciare dal francese, che Lucho vuole mettere alla porta, deluso da una stagione che l’attaccante di Bondy, prelevato per 95 milioni un anno fa dall’Eintracht Francoforte, ha chiuso con la miseria di 8 gol all’attivo. Osimhen sarebbe perfetto nelle idee di Luis Enrique e di Luis Campos, che lo conosce sin da quando Victor era un ragazzino. Nel 2019 l'uomo mercato del Psg lo portò al Lilla, dove Osimhen è esploso e si è mostrato in tutto il suo splendore fino all’arrivo del Napoli. «Andai a Lagos per vedere il Mondiale Under 17 - raccontò quando era il direttore sportivo dei Dogues -. Dopo averlo visto in una sola partita mi aveva convinto: chiamavo ogni notte il mio amministratore delegato per prenderlo, gli dicevo che entro due anni sarebbe diventato uno dei miglior in Europa, ma il prezzo era troppo alto per un diciassettenne e alla fine andò al Wolfsburg. Negli ultimi venti metri Osimhen è come un gatto quando gli lanciate una palla, è incredibile, le attacca tutte». Parole che ritornano attuali, storie d’amore che fanno lunghi giri e poi ritornano. Il Psg quindi, per Osi e per il Napoli, torna di incredibile attualità, è un’opzione concreta anche per sbloccare la situazione centravanti, aspettando il 17 luglio, giorno in cui si apre il mercato in Arabia Saudita, dove c'è sempre l'Al Ahli interessato al nigeriano.


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Napoli, l'attesa di Lukaku

Antonio Conte conosceva benissimo la situazione e d subito ha messo in preventivo la partenza di Victor. Proprio per questo, però, ha chiesto in cambio di provare ad arrivare al suo pupillo Romelu Lukaku. Il Chelsea, proprietario del cartellino per altri due anni, al momento non fa sconti, ma un po’ di pressione e il passare dei giorni può far abbassare le pretese dei Blues, che partono dal pagamento della clausola di circa 44 milioni di euro. Il belga aspetta impaziente, si gode le vacanze post Europeo, ma l’idea di tornare a lavorare con il suo mentore Conte lo stuzzica. Di più: lo affascina. Se il Psg paga la clausola di Osimhen e dà in prestito o cede Kolo Muani, la strada che porta Lukaku a Napoli diventerebbe tutta in discesa.


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Parigi si risveglia, sarà l’aria olimpica, sarà che a una settimana dalla ripresa (15 luglio) non è stato ancora trovato qualcuno che possa, almeno in minima parte, non far rimpiangere Kylian Mbappé. Il Psg lo sapeva da tempo, da mesi, ma se il tentativo per Khvicha Kvaratskhelia in fin dei conti è andato male, ricevendo il netto no del Napoli, quello per Victor Osimhen può invece far tornare la pace tra Nasser Al Khelaifi e Aurelio De Laurentiis, che non ha nascosto un certo fastidio all’approccio del Psg per il talento georgiano.

Il gatto Osimhen

I rapporti erano buoni, più che cordiali e decennali: da Napoli a Parigi, con volo solo andata, si sono trasferiti negli anni Lavezzi, Cavani e Fabian Ruiz. Stessa destinazione può raggiungerla via clausola anche Osimhen, tornato prepotentemente tra gli obiettivi dei campioni di Francia. Luis Enrique, del resto, ha bisogno di gol, tanti, per rimpiazzare Mbappé. I due centravanti in rosa, Gonçalo Ramos e Kolo Muani, non lo convincono del tutto. A cominciare dal francese, che Lucho vuole mettere alla porta, deluso da una stagione che l’attaccante di Bondy, prelevato per 95 milioni un anno fa dall’Eintracht Francoforte, ha chiuso con la miseria di 8 gol all’attivo. Osimhen sarebbe perfetto nelle idee di Luis Enrique e di Luis Campos, che lo conosce sin da quando Victor era un ragazzino. Nel 2019 l'uomo mercato del Psg lo portò al Lilla, dove Osimhen è esploso e si è mostrato in tutto il suo splendore fino all’arrivo del Napoli. «Andai a Lagos per vedere il Mondiale Under 17 - raccontò quando era il direttore sportivo dei Dogues -. Dopo averlo visto in una sola partita mi aveva convinto: chiamavo ogni notte il mio amministratore delegato per prenderlo, gli dicevo che entro due anni sarebbe diventato uno dei miglior in Europa, ma il prezzo era troppo alto per un diciassettenne e alla fine andò al Wolfsburg. Negli ultimi venti metri Osimhen è come un gatto quando gli lanciate una palla, è incredibile, le attacca tutte». Parole che ritornano attuali, storie d’amore che fanno lunghi giri e poi ritornano. Il Psg quindi, per Osi e per il Napoli, torna di incredibile attualità, è un’opzione concreta anche per sbloccare la situazione centravanti, aspettando il 17 luglio, giorno in cui si apre il mercato in Arabia Saudita, dove c'è sempre l'Al Ahli interessato al nigeriano.


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