Di Lorenzo-Napoli, prime prove di pace

Giuffredi non esclude che il capitano alla fine resti in azzurro: "Il calcio è come la vita, può accadere di tutto. E sia chiaro: mai avuto contatti con la Juve"
Fabio Mandarini

Oggi è il giorno del debutto della Nazionale di Spalletti all’Europeo e Giovanni Di Lorenzo scenderà in campo da campione in carica: giocherà contro l’Albania al Signal Iduna Park di Dortmund e per un po’ di tempo sarà interamente concentrato sull’Italia. Ci mancherebbe. L’evoluzione della sua storia con il Napoli, però, continua a riempire giornate e copertine: ci mancherebe anche in questo caso, considerando l’importanza del personaggio in questione nell’economia della squadra e dei piani di Antonio Conte. Assolutamente irremovibile sull’idea di blindarlo, nonostante il giocatore abbia chiesto la cessione, proprio come il club azzurro. L’ombra della Juve, nel frattempo, si allunga all’orizzonte: i bianconeri sono in attesa e anche in agguato, ma ieri è accaduto qualcosa. Un paio di cose. Una attraverso Instagram: Di Lorenzo ha repostato tra le sue una story pubblicata dall’account ufficiale del Calcio Napoli, dedicata proprio al capitano e all’inizio della sua avventura in Germania. Niente male, al tempo dei social e in tempi di burrasca: somiglia tanto a un primo segnale di disgelo, seppur virtuale. La seconda cosa, invece, appartiene alla realtà: «Posso dire con fermezza che non ho mai parlato con la Juventus e quindi con Giuntoli. Non siamo mai stati contattati né io né il giocatore da nessuno della Juve», ha detto il suo agente Mario Giuffredi ai microfoni di Tv Play.  

Di Lorenzo, può accadere di tutto

Per la cronaca, martedì Giuffredi è stato anche protagonista di un lungo incontro a Napoli, durato più o meno un paio d’ore, con il ds Manna e Conte. «È stato un momento di grande cordialità, di grande disponibilità», ha confermato il manager. «Ho spiegato all’allenatore i motivi che hanno portato alla nostra decisione di lasciare il Napoli. Conte ha ribadito con forza la sua volontà di trattenere Giovanni, così come noi quella di perseguire per la nostra strada». Per il signor Antonio si tratta di una delle colonne della squadra che sarà, che nascerà a immagine e somiglianza delle sue idee. Di Lorenzo è considerato imprescindibile e dunque incedibile: ma esiste uno spiraglio per la sua permanenza? «Posso soltanto dire che il calcio è come la vita: può accadere di tutto». Come negarlo. 

Di Lorenzo alla Juve?

Giuffredi, poi, si sofferma ancora sulla presenza del terzo uomo, cioè della terza Signora: «Tutto questo trambusto nasce prettamente dal fatto che è stata tirata in ballo una società che si chiama Juventus. Ne sono convinto. Ma ribadisco: non ho mai parlato con Giuntoli e non ci sono mai stati contatti. Tra l’altro, non è escluso che Di Lorenzo possa andare in altri club, non esiste solo la Juventus».


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Il futuro di Di Lorenzo

Il prossimo passo, in virtù del bilancio finale della riunione di martedì al Grand Hotel Parker’s, dovrebbe andare in scena dopo la fase a gironi dell’Europeo, e dunque a fine mese. L’idea è che Di Lorenzo, dopo aver parlato direttamente con il ds e l’allenatore e poi anche indirettamente attraverso il suo agente, debba innanzitutto dedicarsi alla Coppa, e per il resto si vedrà tra qualche settimana. Mercoledì, tra l’altro, il capitano s’è presentato in conferenza stampa nel ritiro dell’Italia e con grande coerenza e coraggio non ha mai dribblato l’argomento, inevitabilmente tirato in ballo: «Posso dire che ho parlato con la società a fine stagione e dopo sono venuto in Nazionale. La concentrazione è massima su questa competizione. Dà fastidio sentire persone che suppongono certe cose su di me, ma ora conta far bene con l’Italia», disse. Punto e a presto. Ora si gioca.  


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Oggi è il giorno del debutto della Nazionale di Spalletti all’Europeo e Giovanni Di Lorenzo scenderà in campo da campione in carica: giocherà contro l’Albania al Signal Iduna Park di Dortmund e per un po’ di tempo sarà interamente concentrato sull’Italia. Ci mancherebbe. L’evoluzione della sua storia con il Napoli, però, continua a riempire giornate e copertine: ci mancherebe anche in questo caso, considerando l’importanza del personaggio in questione nell’economia della squadra e dei piani di Antonio Conte. Assolutamente irremovibile sull’idea di blindarlo, nonostante il giocatore abbia chiesto la cessione, proprio come il club azzurro. L’ombra della Juve, nel frattempo, si allunga all’orizzonte: i bianconeri sono in attesa e anche in agguato, ma ieri è accaduto qualcosa. Un paio di cose. Una attraverso Instagram: Di Lorenzo ha repostato tra le sue una story pubblicata dall’account ufficiale del Calcio Napoli, dedicata proprio al capitano e all’inizio della sua avventura in Germania. Niente male, al tempo dei social e in tempi di burrasca: somiglia tanto a un primo segnale di disgelo, seppur virtuale. La seconda cosa, invece, appartiene alla realtà: «Posso dire con fermezza che non ho mai parlato con la Juventus e quindi con Giuntoli. Non siamo mai stati contattati né io né il giocatore da nessuno della Juve», ha detto il suo agente Mario Giuffredi ai microfoni di Tv Play.  

Di Lorenzo, può accadere di tutto

Per la cronaca, martedì Giuffredi è stato anche protagonista di un lungo incontro a Napoli, durato più o meno un paio d’ore, con il ds Manna e Conte. «È stato un momento di grande cordialità, di grande disponibilità», ha confermato il manager. «Ho spiegato all’allenatore i motivi che hanno portato alla nostra decisione di lasciare il Napoli. Conte ha ribadito con forza la sua volontà di trattenere Giovanni, così come noi quella di perseguire per la nostra strada». Per il signor Antonio si tratta di una delle colonne della squadra che sarà, che nascerà a immagine e somiglianza delle sue idee. Di Lorenzo è considerato imprescindibile e dunque incedibile: ma esiste uno spiraglio per la sua permanenza? «Posso soltanto dire che il calcio è come la vita: può accadere di tutto». Come negarlo. 

Di Lorenzo alla Juve?

Giuffredi, poi, si sofferma ancora sulla presenza del terzo uomo, cioè della terza Signora: «Tutto questo trambusto nasce prettamente dal fatto che è stata tirata in ballo una società che si chiama Juventus. Ne sono convinto. Ma ribadisco: non ho mai parlato con Giuntoli e non ci sono mai stati contatti. Tra l’altro, non è escluso che Di Lorenzo possa andare in altri club, non esiste solo la Juventus».


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