Cristiano Ronaldo non può che essere uno dei calciatori più attesi del prossimo Europeo, in programma in Germania dal 14 giugno al 14 luglio. Stella e capitano del Portogallo, nonché cinque volte Pallone d'Oro, CR7 ha davvero poco da dimostrare. Una volta chiusa la stagione con la maglia dell'Al-Nassr, club che potrebbe accogliere Wojciech Szczesny nelle prossime settimane, l'ex Juve e Real Madrid si candida per essere un punto di riferimento anche per i compagni più giovani, con la consapevolezza di aver superato la soglia dei 39 anni.
Ronaldo: "Voglio essere un modello per gli altri"
Intervistato dal portale ufficiale della Uefa, Cristiano Ronaldo ha svelato alcuni segreti della sua incredibile carriera, senza dimenticare una carta d'identità non più giovanissima e la possibilità di poter ancora migliorare sotto determinati punti di vista: "Anno dopo anno, - ha detto CR7 - cerchiamo sempre di migliorare alcune cose. C'è sempre spazio per migliorare. Penso di essere un giocatore completo, ma ci sono sempre cose che posso perfezionare. E con l'età ci sono cose in cui non eravamo così bravi in passato e iniziamo a perdere alcune capacità, quindi è importante provare ad adattarci".
Sulla sua straordinaria longevità, CR7 ha aggiunto: "Bisogna avere una forte adattabilità e le caratteristiche per tale adattamento. Questo è quello che ho provato a fare. Non è un caso che gioco da 20 anni ai massimi livelli e mantenere quella prestazione è molto difficile. Solo con tanta dedizione e duro lavoro potremo raggiungere questi numeri".
Ronaldo: "Leadership? Si basa su chi siamo e come ci sentiamo"
Stile e leadership. Cristiano Ronaldo ha sempre dimostrato una personalità molto forte, in campo e fuori. Anche oggi, seppur in maniera differente rispetto al passato, prova ad aiutare i suoi compagni, nel club e in nazionale: "Ogni giocatore professionista ha il proprio stile. Penso che la leadership si basi su chi siamo, come ci sentiamo e cosa abbiamo imparato durante il nostro viaggio come professionisti. Cerco di guidare in un modo che ritengo produttivo. Voglio essere un giocatore che aiuta gli altri, qualcuno a cui guardare, vedere come un modello ed essere un buon professionista. Mi piace fare le cose dando l'esempio, come dico sempre. Non sono uno che parla molto, - ha aggiunto - ma mi piace mostrare loro chi sono. E, quando arriva il momento critico, quando le cose non vanno bene, devi sapere quando disciplinarle e quando sostenerle. Ma quando le cose vanno bene, devi stare con loro e lavorare insieme. Lo stile di leadership è molto personale, ma all'interno di questa squadra abbiamo molti leader a modo loro, e questo è uno dei motivi per cui penso che siamo una grande squadra nazionale".
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