La festa della Spagna di De La Fuente è destinata a lasciare strascichi non indifferenti. Oltre all'entusiasmo di Morata e Cucurella, arrivati a coinvolgere Musiala e Haaland, non è passato inosservato il coro che richiamava persino Gibilterra, definendola "spagnola". Un incidente diplomatico che rischia di costringere la UEFA a prendere provvedimenti.
Gibilterra, la rabbia del Federcalcio dopo i cori dei calciatori spagnoli
"Gibilterra è spagnola", hanno urlato i calciatori delle Furie Rosse nel corso della festa organizzata in Plaza de Cibeles a Madrid, di rientro dalla spedizione in Germania. In preda all'entusiasmo, Rodri ha strappato il microfono dalle mani di Alvaro Morata e ha intonato più volte il coro, fino a provocare un incidente diplomatico non indifferente. Non si è fatta attendere la reazione ufficiale della Federcalcio di Gibilterra: "La Federcalcio di Gibilterra - fa sapere attraverso una nota ufficiale - presenterà un reclamo ufficiale alla UEFA in seguito ai festeggiamenti della squadra di calcio maschile spagnola a Euro 2024. La Federcalcio di Gibilterra ha notato il carattere estremamente provocatorio e offensivo dei festeggiamenti per la vittoria della nazionale maschile spagnola a Euro 2024. L'Associazione - si legge - ha ricevuto questa mattina avviso in merito alla presentazione di un reclamo all'organo di governo del calcio europeo, la UEFA, in relazione ai cori e alle canzoni inaccettabili, relativi a Gibilterra, cantati dai giocatori della nazionale maggiore maschile spagnola dopo aver vinto Euro 2024. Non c’è posto nel calcio per comportamenti di questa natura".