Roma-Ajax, Ten Hag: “Abbiamo imparato dall’andata, ce la giocheremo alla pari"

Con il tecnico anche il portiere olandese ex giallorosso: “L’avventura qui è stata colpa mia, ma è stata una bella esperienza e non ho alcun rammarico”
Roma-Ajax, Ten Hag: “Abbiamo imparato dall’andata, ce la giocheremo alla pari"© EPA
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ROMA - Poche ore e sarà Roma-Ajax. Massima concentrazione a Trigoria per una partita che sa di finale, una gara che la Roma vuole cercare di vincere senza fare conti sul risultato d’andata. Questo pomeriggio il tecnico dell'Ajax Erik ten Hag e il portiere Marteen Stekelenburg sono intervenuti in conferenza stampa all'Olimpico per presentare il match. 

Cambierà qualcosa rispetto alla gara di andata? Magari con Brobbey davanti e Tadic a sinistra.
"Nell’andata abbiamo creato molte occasioni, abbiamo diverse possibilità. Domani vediamo cosa tireremo fuori".

Basterà all’Ajax la prestazione dell’andata per qualificarsi?
"È una doppia sfida, abbiamo imparato dalla gara d’andata. Abbiamo perso il primo round, ma abbiamo giocato bene e siamo ottimisti. Siamo arrivati molte volte in area, abbiamo lottato e domani faremo altrettanto".

Cercate spesso di giocare in mezzo al campo. 
"La Roma potrà fare pressing in diversi modi, il nostro modo di giocare dipenderà anche dal loro modo di giocare. Dovremo adattarci".

Quest’anno l’Ajax ha giocato anche contro l’Atalanta. Dove arriverebbe in Serie A italiana?
"Contro l’Atalanta e la Roma siamo andati in vantaggio. L’ultima volta non siamo riusciti a raddoppiare. Siamo consapevoli di dover migliorare, ma in Italia ce la giocheremmo alla pari".

Come stanno i giocatori infortunati?
"Tutti quelli che sono qui stanno bene e possono essere della partita".

La Roma è pericolosa in contropiede, l’Ajax deve fare due gol. 
"Sì sono forti in contropiede, ma all’andata abbiamo concesso pochissimo e domani dovremo fare lo stesso".

Cosa dovete fare domani per un risultato positivo?
"Non cambiare il modo di giocare, in casa o fuori si gioca in 11 contro 11 e il campo è delle stesse dimensioni. Dipende da noi, affronteremo la Roma con questo spirito".

Sulla formazione c’è un problema terzino destro. E al centro chi giocherà?
"Abbiamo diverse possibilità, non dico quale useremo. Centralmente dipenderà dalle condizioni fisiche, chi è qui può giocare ma c’è chi lo ha fatto di più e chi meno, faremo un’ultima valutazione. Vedremo di cosa avremo bisogno durante la partita".

Tadic a sinistra e una punta davanti è una possibilità?
"Non ho mai detto che Tadic non possa giocare in altre posizioni, gli piace partire da lì e giocare da prima punta ma dipende anche dallo stato di forma e delle cose di cui abbiamo bisogno".

Se dovesse essere eliminato sarebbe un fallimento?
"No, non lo penso. Resterò all’Ajax anche in caso di eliminazione. Sono concentrato solo sull’Ajax, ho ancora un contratto per l’anno prossimo e qui sto benissimo. Sto costruendo la squadra anche in chiave futura. Siamo pronti a misurarci contro grandi avversari in Europa".

È soddisfatto dello stato di forma della squadra? Siete vicini alla vittoria in campionato…
"Siamo felici di giocare ogni tre giorni, i ragazzi sono in forma. Il gruppo è in crescendo".

Durante la pausa nazionali avete fatto un richiamo atletico?
"Con la Roma nonostante le assenze abbiamo fatto un’ottima prestazione, non sarà un problema".

La conferenza del portiere Stekelenburg

Ha qualche rammarico per l’avventura alla Roma?
"Sono stati anni difficili, la colpa è stata mia. Ma sono stato bene, è stata una bella esperienza. Uscivo dall’Ajax, dove tutto era perfetto, è stato molto istruttivo per me".

Si rimprovera qualcosa?
"No, non ho alcun rammarico in carriera. Sono state tutte esperienze intense".

Il ginocchio come sta?
"Bene, sono recuperato. Ho avuto un problema, domani non correrò alcun rischio nel giocare".

Alla Roma esperienza complicata, hai voglia di rivincita o rivalsa?
"No, assolutamente. Sono qui per fare del mio meglio. Non ho rivincite da prendermi, sarebbe un problema se dovessi trovare motivazioni extra-calcistiche".

Quanto è importante la barriera sulle punizioni?
"Il calcio cambia, e anche il modo di mettere la barriera, per esempio con l’uomo dietro. Scherpen ha fatto bene, gli errori capitano. È stato un peccato per lui, ma sono cose che succedono. Ci facciamo forza a vicenda".

È bello per te tornare qui?
"Certo, sono stato qui due anni fa. Il clima era anche migliore, faceva più caldo (ride, ndc)".

Come vedi la partita? 
"È stata una partita equilibrata all’andata, dovremo essere più precisi sotto porta. Le squadre italiane sono forti in difesa, dovremo sfruttare le occasioni".


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