Il tribunale di Barcellona ha rinviato a giudizio il difensore Dani Alves per violenza sessuale su una giovane donna, avvenuta in una saletta privata della discoteca catalana Sutton il 30 dicembre 2022. È stata così confermata l'ordinanza emessa dagli inquirenti al termine delle indagini e decretata l'apertura del processo a carico del giocatore brasiliano. Da ora sia l'accusa sia la difesa hanno cinque giorni a disposizione per presentare memorie di replica, dopodiché verrà stabilita la data d'inizio del processo.
Perché Dani Alves è in carcere
Dani Alves è in carcere dal 20 gennaio 2023: è accusato di aver violentato una 23enne in un club di Barcellona. Fino ad oggi l'ex difensore della Juve si è sempre dichiarato innocente, assicurando che il rapporto con la ragazza è avvenuto in maniera consensuale. Il tribunale di Barcellona ha però affermato che ci sono "prove fondate" ai danni dello sportivo, tra cui il racconto della vittima e quello di alcuni testimoni. Sarà ora il processo a stabilire se tali prove sono sufficienti per condannare Alves, che rischia una pena di almeno dieci anni.
Respinta la richiesta di Dani Alves
Lo scorso 7 novembre la difesa di Dani Alves ha chiesto l'archiviazione del caso perché "la riservatezza del procedimento è stata continuamente violata" a causa di fughe di notizie mediatiche e tutto ciò ha generato "una evidente e materiale impotenza". Richiesta respinta dal tribunale di Barcellona, che ha ribadito che la presunzione di innocenza del calciatore resta intatta fino alla fine del processo nonostante le informazioni sul caso fornite dalla stampa.