
"Roberto Mancini mi voleva al Manchester City una decina d'anni fa. Penso che in Premier League mi sarei ambientato benissimo per caratteristiche". E' un Giorgio Chiellini a tutto tondo, quello che si racconta al Times nei giorni riservati alla pausa nazionali.
Chiellini: "Il secondo Mondiale mancato? Siamo ancora devastati"
Nazionale che l'ex Chiesa verso il recupero: la data del possibile rientro">Juventus ha lasciato qualche mese fa, con la grande ammarezza di aver mancato la qualificazione al Mondiale per la seconda volta consecutiva: "Siamo ancora devastati da ciò - spiega l'attuale giocatore del Los Angeles Fc - Onestamente non avrei mai pensato sarebbe potuto accadere. Invece è successo. Sono rimasto in azzurro finché ho potuto essere un punto di riferimento per i più giovani. Continuare per restare ai margini o diventare un peso, non avrebbe avuto alcun senso".
Chiellini: "Ho passato l'intera carriera alla Juve, ma la Premier sarebbe stata perfetta per me. Mancini mi voleva al City"
Quindi, le riflessioni sulla carriera: "L'ho passata quasi interamente in una sola squadra, la Juve. E questo è strano per come sono fatto, per la mia curiosità di scoprire cose nuove, culture diverse. Dieci anni fa Mancini mi voleva al Manchester City, parlai con agenti e addetti ai lavori, ma poi non se ne fece nulla. Penso che il campionato inglese sarebbe stato perfetto per me, per il fatto che in campo ho sempre dato tutto. I tifosi l'avrebbero apprezzato molto. Certo, parlo del Chiellini di qualche anno fa: i ritmi della Premier sono vertiginosi". "Come va oggi in Usa? Bene. Ma ovviamente la lingua è fondamentale: ho studiato inglese alle superiori e con la lingua mi sono sempre esercitato coi miei compagni e avversari negli anni. Però posso fare ancora meglio".
Chiellini sul difensore del Milan Tomori: "Mi ha sorpreso. Quando era al Milan..."
Anche un paio di considerazioni su giocator inglesi che ha affrontato negli ultimi anni. A cominciare da Fikayo Tomori del Milan: "Quando giocava al Chelsea, onestamente, non pensavo che sarebbe diventato così forte e decisivo in area. Mi ha stupito, oggi è uno dei punti di forza dei rossoneri". "Kyle Walker? Non credo si possa corre più veloce di lui...".
