UDINE - Nella classica intervista concessa in esclusiva ai microfoni di Rai Sport, a poche ore dalla partita tra Italia e Israele, il ct Spalletti ha inviato un messaggio di solidarietà ai militari italiani dell’Unifil, i caschi blu dell’Onu, impegnati in Libano. "Vorrei esprimere tutta la nostra vicinanza ai militari presenti in quell’area, ai nostri ragazzi italiani, ormai impegnati da molti anni in questa difficilissima missione di pace". Spalletti, durante le interviste della vigilia, aveva auspicato la pace nella striscia di Gaza, sottolineando come anche molti israeliani vorrebbero che cessassero le ostilità. Per questo motivo, è stato bacchettato. "Penso di non aver detto niente di particolare, poi c’è a chi fa comodo evidenziare una cosa, perché ha bisogno di qualcuno da usare. Ognuno dà il taglio che vuole. Quando si parla di pace, credo sia corretto poterlo dire da parte di tutti".
Italia, pochi cambi contro Israele
Udine blindata per la manifestazione pro Palestina e per il timore di attentati. L’Italia deve pensare al campo. La partita con Israele è uno snodo delicatissimo nel girone di Nations. "E’ la partita più importante del girone. Penso sia così, perché vivo di sensazioni, è importante e difficile. Abbiamo intrapreso una strada corretta, ma quando sento parlare di leggerezza dico che la prinicipale leggerezza viene dal conoscere e dal sapere, altrimenti la partita ti può riservare delle cose inaspettate e finisci per rimanere sorpreso". Tra i pali Vicario, Raspadori assisterà Retegui e poi vedremo se cambierà forse Bastoni con Buongiorno. Ricci dovrebbe essere preferito a Fagioli. Il ct Spalletti sembra intenzionato a confermare in larga parte l’Italia che ha giocato all’Olimpico giovedì sera. "Un giorno in più per recuperare ci mette nelle condizioni di essere pronti, in questi giorni dopo il Belgio ho visto le facce che vorrei sempre vedere per preparare la partita successiva. Non cambierò molto perché hanno recuperato, ci sono degli equilibri e mi fiderò di nuovo degli stessi calciatori, anche se chi ha giocato meno fa vedere di poter stare negli undici titolari".