Nicolò Savona, dall'esordio con la maglia della Juventus alla convocazione dell'Italia Under 21. A due giorni dalla sfida di qualificazione a EURO 2025 contro San Marino, in programma alle ore 16.45 allo stadio "Domenico Francioni" di Latina, il giovane terzino destro bianconero ha parlato delle emozioni vissute in queste ultime settimane, con un occhio particolare al rapporto con Thiago Motta e i senatori della Vecchia Signora.
Savona: "Felice della convocazione, emozioni molto forti"
Ai canali ufficiali della Figc, Nicolò Savona non ha nascosto la soddisfazione e l'emozione per la prima convocazione del ct Carmine Nunziata: "Sono molto contento e felice di questa convocazione, è la prima e spero ce ne siano altre. Sto vivendo emozioni molto forti, sono più che felice. Ho ricevuto la chiamata prima ancora del debutto allo Stadium: step by step, ho pensato prima alla partita della Juventus, poi alla maglia azzurra".
Come tutti, anche Savona ha avuto i suoi idoli. Su tutti, il classe 2003 cita Dani Alves, Joao Cancelo e Theo Hernandez: "È comunque una bella cosa quando sei in giro e ti chiedono una foto. Mi ricordo quando da piccolino ero io a chiedere le foto e adesso sto iniziando io a entrare in questo mondo. Mi metto a totale disposizione delle persone. Sono un ragazzo tranquillissimo, esco con i miei amici, con i miei compagni. Sto a casa, studio, frequento l'università online. Studio Sport Management e in futuro mi piacerebbe avere più porte aperte. Mantenere la testa allenata al di fuori del campo aiuta molto. Lo spogliatoio dell'Under 21? Sono ragazzi che conoscevo avendoci giocato contro o insieme. C'è grande orgoglio, la maglia azzurra è qualcosa di unico. Turicchia è quello che conosco meglio, ma avrò da apprendere da chiunque".
Savona: "Alla Juve mi aiutano in tanti. Motta? Ecco cosa mi ha detto"
Alla Juve, Savona si è inserito in uno spogliatoio rinnovato, ma con tanti senatori al suo interno. Il loro contributo non è passato inosservato: "Locatelli, Danilo, Gatti, Bremer, mi aiutano in tanti. Thiago Motta? Mi dice di essere sciolto e di giocare senza pensieri, facendo quello che si è sempre fatto. Questa è una cosa che ti mette a tuo agio, non crea pressioni", ha precisato il ragazzo di Aosta.