Totti, frecciata contro Spalletti poi dice: "Mi piacerebbe parlarci"

L'ex capitano della Roma punge il tecnico toscano ma apre al dialogo: "In pochi sono bravi come lui. Cristiano Ronaldo? Da fuori mi sembra di rivivere la mia storia"
Totti, frecciata contro Spalletti poi dice: "Mi piacerebbe parlarci"
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ROMA - "Maradona è il calcio, Messi è il più forte al mondo ma è sotto Maradona". A parlare è Francesco Totti, ex capitano della Roma e campione del mondo con l'Italia nel 2006 che sta seguendo a Doha i Mondiali in Qatar. "È un Mondiale bello, vederlo dal vivo fa un certo effetto e per un giocatore questa è la competizione più importante al mondo. Vincere la Coppa è qualcosa che poi ti porti dentro tutta la vita. L'Italia del 2006? Sarebbe arrivata tra le prime quattro anche qui".

Come Ronaldo

Così invece sulle vicende di Cristiano Ronaldo, disoccupato di lusso dopo il divorzio dal Manchester United e 'scaricato' dal suo Portogallo eliminato ai quarti dal Marocco: "Da fuori mi sembra un po' di rivedere la mia storia - ha detto in diretta su 'Twitch' sul canale 'BepiTv1' - ma da fuori è difficile giudicare. Quello che è successo lo sanno solo loro, ma parliamo di uno dei due o tre migliori al mondo e quindi merita rispetto".

Stoccata a Spalletti

Ed ecco che il ricordo torna all'ultima fase della carriera e ai dissidi con Spalletti. Una stoccata quando gli ricordano l'ovazione dei tifosi del Real Madrid al 'Santiago Bernabeu' nel marzo 2016 in Champions League: "Mi concesse 16 minuti? Sono stato fortunato. Quella standing ovation mi resterà sempre dentro". In Totti resta l'amarezza per l'ultima fase della sua carriera, segnata dai dissidi con il tecnico toscano: "Più stavo bene e meno venivo preso in considerazione. Ogni volta che entravo facevo gol o assist e il match contro il Torino, quando entrai e feci due gol, è stata una gioia che metto sotto solo allo scudetto e al Mondiale. Mi piacerebbe però parlare con lui un giorno di quello che è successo, mi dispiace aver interrotto il rapporto con lui. Con lui mi sono espresso al massimo. Mi ha cambiato ruolo e ho avuto un grande rapporto con lui, in pochi sono capaci di mettere la squadra in campo come lui. Il suo Napoli mi piace tantissimo e dimostra che è ancora uno degli allenatori più forti in circolazione".

Stop a Mourinho

Tornando al tema Portogallo, Totti 'boccia' invece l'ipotesi di un Mourinho ct al posto di Fernando Santos (ufficiale il suo addio), magari con un doppio incarico che gli consenta di continuare a guidare anche la Roma: "Io penso che se ha la possibilità di allenare un club è giusto che continui solo con il club. Caso Karsdorp? Non voglio entrare nella questione perché non conosco i fatti, solo loro sanno quello che è successo ma l'allenatore può permettersi tutto".

Da Zaniolo a Osimhen

Così quando gli chiedono di Zaniolo: "Per crescere serve solo la testa giusta. Esistono le categorie nel calcio. C'è il giocatore bravo, il campione e il fenomeno. L'importante è credere in se stessi e imparare a crescere prima fuori dal campo, questa è la chiave". L'attaccante più forte in Serie A, secondo Totti, gioca invece nel Napoli: "Secondo me è Osimhen. Primo perché fa gol, quando gli capita la palla segna. E poi si mette a disposizione della squadra. È sempre al posto giusto nel momento giusto. Vlahovic? Parliamo di un altro grande giocatore, prima o poi dimostrerà le sue qualità".

 


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