Moviola Serie A: a Firenze il VAR salva Massa

Irrati tiene sempre sotto controllo Cagliari-Roma, regolare la rete di Perez; Abisso, è insufficiente la sua direzione di Inter-Verona; Bene Fabbri e Mariani
Moviola Serie A: a Firenze il VAR salva Massa© LAPRESSE
Edmondo Pinna
8 min

FIORENTINA-JUVENTUS
Massa 6

Massa si perde in campo il rigore di Rabiot (abbastanza evidente), considera di gioco il contatto Bonucci-Vlahovic, è bravo nel valutare non punibile l’uscita di Szczesny sullo stesso Vlahovic. Il tutto condito da quattro ammonizioni (due per parte) e 29 falli ­fischiati. Tradotto, sufficienza per una partita che non è mai banale.

Szczesny su Vlahovic: il portiere della Juve prende la palla

In ordine cronologico: fi­ltrante di Ribery per Vlahovic, Szczesny esce a valanga tocca il pallone nettamente prima, il suo è un intervento onesto oltre che efficace.

Contatto Vlahovic-Bonucci: giusto considerarlo contatto di gioco

Amrabat serve dentro l’area Vlahovic, dietro di lui interviene Bonucci, entrambi cercano di andare sul pallone, il difensore bianconero prova a recuperare allungando la gamba destra, poi è anche il Viola che colpisce l’avversario. Ci sta considerarlo di gioco, ma se avesse ­fischiato il rigore, il VAR non sarebbe intervenuto.

Giacomelli chiama Massa: è rigore per la Fiorentina

Rabiot (disturbato da Vlahovic, che gli tira un po’ la maglia) salta con il braccio destro molto alto, colpisce il pallone fra bicipite e gomito. Atteggiamento rischioso e pertanto punibile, Massa non vede, Giacomelli lo richiama all’OFR, al monitor pochi  dubbi.

Regolare la posizione di Morata

De Ligt serve Morata che va a segnare l’1-1, lo tiene in gioco il piede sinistro di Pezzella al centro.

VAR: Giacomelli 6,5

Il rigore lo ­fischia lui.

CAGLIARI-ROMA
Irrati 6

Partita non di­fficile per l’internazionale Irrati, che arriva dal VAR di Napoli-Lazio (evidentemente considerato positivo il suo operato). Un dubbio su un contatto fra Smalling e Pavoletti nell’area della Roma. In generale, partita non diffi­cile, ben accettato dai giocatori, abbastanza buono dal punto di vista tecnico, tre gialli (ma quello a Cristante è discutibile), chiude con 31 falli fischiati (13 nel primo tempo).

Smalling su Pavoletti: intervento rischioso

Pavoletti servito, entra in area di rigore della Roma tallonato da Smalling, l’inglese gli dà una spinta con il braccio destro, rischiosa e sicuramente punibile. Di suo, l’attaccante rossoblù fa perno sul piede destro e fa un saltino in avanti, movimenti poco congruo che porta l’arbitro a lasciar giocare (mettendo così fuori gioco il VAR). Insomma, avesse fischiato rigore...

Ceppitelli-Smalling: giusto lasciar correre

Nel primo tempo, contatto fra Ceppitelli e Smalling, in questo caso pochi dubbi: non è falloso.

Regolare il gol dello spagnolo Perez

Regolare la rete di Carles Perez,: al momento del servizio di Pellegrini, c’è Ceppitelli che tiene tutti i gioco.

VAR: Pairetto 6

Sull’unico episodio in area, è corretto tacere.

INTER-VERONA
Abisso 5,5

Tutto gira attorno alla rete annullata a Faraoni e all’inutilità di designare per una gara come questa un arbitro che da due anni e due mesi (era il 24 febbraio 2019 e della sciagurata Fiorentina-Inter) non dirigeva i nerazzurri. A chi è stata utile questa scelta? Qualsiasi cosa avesse fatto Abisso in quella situazione, sarebbe stato oggetto di critiche e osservazioni. Il fatto che Faraoni s­fiori l’avambraccio sinistro di Handanovic, mette l’arbitro nella condizione di dover ­schiare sulla base dell’assioma che il portiere, nella propria area, non deve essere s­orato. Ora sarà sicuramente cura di Rizzoli far rispettare questo assunto per ogni contatto anche - e soprattutto - appena accennato. Per il resto Abisso con pochi errori: un giallo risparmiato a Barak (trattenuta prolungata su Barella), ok considerare i contatti Lautaro-Ceccherini e Bastoni-Magnani non punibili.

Complesso giudicare quello che succede tra Faraoni e Handanovic

Pallone spiovente verso la porta dell’Inter, Handanovic approccia troppo scarico l’uscita, Faraoni è più lesto e mette in rete, Abisso annulla. Il replay dimostra che: a) non ci sono contatti bassi; b) Faraoni salta nel suo “cilindro”; 3) mentre il pallone scende fra i due, Faraoni s­ora l’avambraccio sinistro di Handanovic. Abisso non può aver visto questa minuzia (è coperto dal corpo di Faraoni), ­fischia perché il portiere non può essere s­fiorato, soprattutto nell’area di porta. I dubbi restano, grandissimi.

VAR: Nasca 5,5

L’episodio della partita sfugge (forse) dalla sua giurisdizione.

ATALANTA-BOLOGNA
Abisso 5,5

Partita molto buona per l’internazionale Fabbri: posizionamento, intuito, sensibilità gli permettono di cogliere tutti gli episodi e di giudicarli giustamente. Manca (almeno) un giallo a Soriano per un contatto con il braccio sinistro su Romero.

Rigore per i bergamaschi

Danilo e Romero si tengono a vicenda, l’elemento discriminante è il braccio destro del difensore attorno alla vita dell’avversario, logico che quando ­Finisce a terra si porti dietro anche l’avversario, Fabbri è vicino.

Inevitabile il rosso su Schouten

Piede sinistro di Schouten a martello, appena sotto il ginocchio sinistro di Romero: il rosso è inevitabile.

Non è rigore su Zapata

Contatto Soumaoro-Zapata in area del Bologna, in tv sembra rigore, il replay sottolinea la buona scelta di Fabbri: i giocatori si tengono, il nerazzurro ha un braccio (il sinistro) sulle spalle dell’avversario, ok far proseguire.

VAR: Banti 6

Supporta, ma senza fatica.

BENEVENTO-UDINESE
Mariani 6,5

Buon rientro per l’internazionale Mariani. Fischia con sicurezza un rigore facile, vede correttamente fuori il fallo di Bonifazi ai danni di Improta (che cade dentro). Un solo appunto: 38 falli fi­schiati sono un segnale di come abbia approcciato al match.

Netto il rigore per il Benevento

Uscita di Musso su Lapadula, rigore chiaro. Azione valutata da chiara occasione da gol, giallo per il portiere (intervento genuino a cercare il pallone), ma Lapadula - già di per sé defi­lato a destra - si sposta verso l’esterno.

VAR: Doveri 6

In gita premio a Benevento.


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