«Pallone e poi piede». Pare ripetuto tre volte. Ecco cosa sarebbe successo nel VOR di Lissone, quello che si sono detti Davide Massa e Fabiano Preti, capo e sottocapo monitor per la partita Torino-Inter, e l’arbitro in campo, Marco Guida. Perché è chiaro che il cortocircuito è avvenuto proprio lì, a Via Giacomo Zanella numero 20, e non ha riguardato certo la tecnologia avveniristica che la Lega ha impiegato per costruire un Centro VAR invidiato nel mondo. L’unico cortocircuito è avvenuto nella lettura di un episodio evidentemente differente rispetto a quello che scorreva davanti ai monitor, unica spiegazione possibile - ancorché sportivamente drammatica - e che però rischia di sconfinare nel ridicolo. Non si poteva spiegare altrimenti, visto che il piede sinistro di Ranocchia colpisce nettamente il piede destro di Belotti, togliendogli l’appoggio, e dopo - solo dopo - sfiora il pallone che si muove poco o appena (...)
Certezza
(...) L’unica certezza è che Marco Guida e Davide Massa saranno fermati dai vertici della CAN. Il loro errore ha fatto perdere la faccia ad un’intera categoria, tanto marchiano e palese, peggio degli altri errori che sono stati commessi durante la stagione. Il designatore, Gianluca Rocchi, ancora ieri era furioso e furibondo per quello che aveva visto e constatato circa il fallo di Ranocchia. Così evidente, così chiaro, così facile, sia in campo ma soprattutto al monitor. Guida aveva la possibilità di vedere in campo il fallo di Ranocchia, aveva la visuale aperta, era vicino all’azione, ha potuto valutare l’impatto (...) Resteranno, Guida (meno) e Massa (più), lontani dal giro almeno un mese (...)
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