Partita in chiaroscuro per Marcenaro, che sotto gli occhi del designatore Rocchi e del responsabile dei club, Pinzani, ceralacca il badge della Fifa (1 gennaio 2025). Fischia bene il primo rigore, sul secondo poteva aiutarlo - prima del VAR - l’assistente Del Giovane. Da rivedere il disciplinare: mancano i gialli per Martinez Quarta (steso Zaccagni fuori area) e Cataldi (placcato Isaksen che stava per tirare dal limite dell’area), quella non fatta su Guen- douzi ha una spiegazione tecnica, ma molti non vedono differenza con quella comminata a Nuno Tavares.
Rigore netto
Guendouzi è ingenuo, arriva con un pizzico di ritardo su Gudmundsson che aveva già giocato il pallone, la mancanza di cattiveria non c’entra come esimente. Giallo? Vero, è uno step on foot, ma non c’è intensità.
Col Var
Nuno Tavares pesta il collo del piede destro di Dodò sulla linea di fondo, in area di rigore. Abisso al VAR chiama l’OFR. Sarebbe stato penalty anche se il “pestone” fosse arrivato fuori dal campo, lo prevede la casistica della regola n. 12 (pagina 99 del Regolamento 2024).