Pagina 2 | Quindicesimo trofeo nella storia della Lazio: aggancio alla Roma

ROMA - Per gli statistici è aggancio, per i tifosi della Lazio è già sorpasso. Per la cronaca si può soltanto spiegare e raccontare. La Coppa Italia alzata da Lulic mercoledì sera allo stadio Olimpico è il quindicesimo trofeo nella storia biancoceleste. Il conto è presto fatto: 2 scudetti, 7 Coppe Italia, 4 Supercoppe italiane, 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa Europea. Agganciata la Roma a quota 15 conteggiando la Coppa delle Fiere, ex Coppa Uefa, del 1960/61. Il club giallorosso ha vinto 3 scudetti, 9 Coppe Italia, 2 Supercoppe italiane.

La distinzione si può fare, dal punto di vista formale, perché la Coppa delle Fiere non era organizzata dall’Uefa e non viene considera ufficiale negli uffici di Nyon. Nella sostanza, però, si trattava a tutti gli effetti della terza coppa europea sino al 1971 dietro la vecchia Coppa dei Campioni e la Coppa delle Coppe, entrata nella bacheca della Lazio con l’ultima edizione del 1999 e la finale di Birmingham vinta sul Maiorca grazie ai gol di Bobo Vieri e Pavel Nedved.


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LOTITO A QUOTA 5 - In tempi più recenti e con l’attuale organizzazione dell’Uefa, la Lazio e i suoi tifosi possono vantare con orgoglio le vittorie in campo europeo del ciclo targato Eriksson. Alla Coppa delle Coppe si aggiunse la finale di Supercoppa europea battendo il Manchester United nella finale di Montecarlo. A Parigi, nel maggio ‘98, i biancocelesti persero la finale di Coppa Uefa con l’Inter di Ronaldo. Oggi tifosi e società possono sbandierare con orgoglio un altro tipo di primato. Cinque titoli sotto la gestione Lotito.

E se l’ultima partecipazione alla Champions risale al 2007 e sono passati quasi dodici anni, la Roma non vince neppure in campo nazionale dal 2008 pur avendo avuto una costanza di rendimento ai primi posti del campionato (con annesso ingresso Champions) decisamente superiore. Le possibilità di sorpasso, senza alcuna distinzione, non mancheranno a breve scadenza: sul campo la Lazio avrà l’occasione di misurarsi di nuovo con la Juve nella finale di Supercoppa. Resta aperto sul tavolo della Federcalcio il caso legato allo scudetto ex aequo del 1915 proposto dall’avvocato Mignogna e in attesa di una pronuncia definitiva.


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SESTA PER SIMONE - Di sicuro, con il successo sull’Atalanta, Inzaghi è salito a quota 2 trofei sulla panchina della Lazio. Tecnico più vincente della storia biancoceleste dietro al maestro svedese Eriksson, che in realtà è ancora lontanissimo e aveva staccato tutti, conquistandone sette in poco più di due anni. Simone è un pragmatico, produce risultati, i numeri sono dalla sua parte. Prima di prendere il posto di Pioli aveva vinto due volte la Coppa Italia con la Primavera (2014 e 2015) e altre tre da giocatore con la Lazio (2000, 2004 e 2009). Sesta in totale, la più bella.


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LOTITO A QUOTA 5 - In tempi più recenti e con l’attuale organizzazione dell’Uefa, la Lazio e i suoi tifosi possono vantare con orgoglio le vittorie in campo europeo del ciclo targato Eriksson. Alla Coppa delle Coppe si aggiunse la finale di Supercoppa europea battendo il Manchester United nella finale di Montecarlo. A Parigi, nel maggio ‘98, i biancocelesti persero la finale di Coppa Uefa con l’Inter di Ronaldo. Oggi tifosi e società possono sbandierare con orgoglio un altro tipo di primato. Cinque titoli sotto la gestione Lotito.

E se l’ultima partecipazione alla Champions risale al 2007 e sono passati quasi dodici anni, la Roma non vince neppure in campo nazionale dal 2008 pur avendo avuto una costanza di rendimento ai primi posti del campionato (con annesso ingresso Champions) decisamente superiore. Le possibilità di sorpasso, senza alcuna distinzione, non mancheranno a breve scadenza: sul campo la Lazio avrà l’occasione di misurarsi di nuovo con la Juve nella finale di Supercoppa. Resta aperto sul tavolo della Federcalcio il caso legato allo scudetto ex aequo del 1915 proposto dall’avvocato Mignogna e in attesa di una pronuncia definitiva.


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