Lazio-Lecce 4-2: poker in sofferenza, Inzaghi è al terzo posto

Partita spettacolare con la doppietta di Correa, il ritorno al gol di Milinkovic e il 14° centro di Immobile in campionato. Babacar sbaglia un rigore, non bastano Lapadula e La Mantia a Liverani
Lazio-Lecce 4-2: poker in sofferenza, Inzaghi è al terzo posto© ANSA
Alessandro Menghi
5 min

ROMA - Il primo confronto in Serie A tra gli amici Inzaghi e Liverani lo vince l'allenatore della Lazio, che a fatica supera il Lecce 4-2 e vola in classifica al terzo posto insieme al Cagliari a 24 punti. Una gara pazza, che si accende nel finale dopo il vantaggio di Correa e il pari di Lapadula nel primo tempo. Nella ripresa Milinkovic riporta avanti la Lazio, poi Babacar fallisce il rigore del 2-2 (sulla respinta Lapadula segna ma il gol viene annullato). Immobile, invece, dagli undici metri non sbaglia e poco dopo regala l'assist a Correa che cala il poker. Lamantia è l'ultimo ad entrare nel tabellino dei marcatori. Inzaghi sarà contento del risultato, è la quarta vittoria consecutiva in campionato che arriva dopo il brutto ko contro il Celtic in Europa, un po' meno per le tante disattenzioni in fase difensiva. In ogni caso, parla la classifica: è una Lazio da Champions. 

Immobile premiato da Lotito

Tutto confermato nella Lazio, la formazione scelta da Inzaghi è quella annunciata con Patric che ritorna nel pacchetto difensivo insieme a Luiz Felipe e Acerbi, che scala sul centrosinistra. Centrocampo tipo con Luis Alberto e Milinkovic ai lati di Leiva, sulle fasce riecco Lulic con Lazzari. Davanti uno dei tandem più prolifici d'Europa, quello formato da Immobile e Correa. L'ex Liverani, che ritrova l'amico Inzaghi e la sua vecchia squadra, con Falco out schiera Babacar e Lapadula e capitan Mancosu a supporto. Prima dell'inizio del match Ciro Immobile viene premiato dal presidente Lotito come migliore giocatore del mese di ottobre della Serie A secondo la Lega e per i 100 gol con la maglia della Lazio. 

Vantaggio di Correa, pareggia Lapadula

Pronti, via: assalto. Non perde tempo la Lazio per imporre gioco e ritmo, è subito tambureggiante. Nei primi due minuti arrivano i tentativi di Correa e Luis Alberto che spaventano Gabriel. Il Lecce aspetta sornione e quando può punge in contropiede: Babacar scalda i guantoni di Strakosha. Partita senza interruzioni, dall'altra parte risponde Milinkovic, destro sbilenco, e subito dopo ancora Luis Alberto prova a giro. I salentini alzano la testa, pronti a ribaltare il fronte d'attacco con Mancosu che spreca da buonissima posizione. Al 30' però arriva la sentenza di Correa: azione manovrata, imbucata centrale di Luis Alberto per il Tucu che infila con insolita freddezza Gabriel. Per l'argentino è il 4° gol nelle ultime cinque di campionato, il 5° totale. Nonostante il vantaggio, dietro la Lazio balla troppo palesando le consuete amnesie di reparto che sugli sviluppi di un calcio d'angolo paga con la zampata di Lapadula (40'), alla terza rete consecutiva in stagione. Luis Alberto avrebbe subito dopo la palla del 2-1 ma incredibilmente lo spagnolo fallisce a porta vuota. All'intervallo è parità. 

Babacar sbaglia il rigore, Immobile no. Gioia Milinkovic e doppietta Correa

La manovra della Lazio è lenta, serve un passo diverso per aprire le maglie serrate del Lecce. Anche nella ripresa alla fatica in attacco si aggiunge la fragilità in difesa: Strakosha è miracoloso sull'incornata di Babacar, con la mano toglie il pallone da sotto la traversa. Al 56' Milinkovic gira fuori di testa un cross dal fondo, ma è il primo avvertimento che lancia il Sergente perché su un altro traversone di Acerbi, in versione terzino, il serbo sbuca in area e con la punta infila in porta il 2-1 al 61' (non segnava dal 29 settembre contro il Genoa). Il Lecce non molla un centimetro e risponde con prepotenza: fallo (dubbio) di Milinkovic su Mancosu in area, l'arbitro fischia il rigore. Dal dischetto Babacar si fa ipnotizzare da Strakosha, Lapadula sulla respinta ribadisce in rete ma il gol viene annullato perché l'attaccante salentino entra in area prima della battuta. Graziata la Lazio che al 77' chiude i conti con un altro rigore, questa volta per fallo di mano di Calderoni: Immobile non sbaglia, lui no, fa 3-1, 14 in campionato e 102 con la Lazio. Lecce tutto avanti, i biancocelesti infieriscono in contropiede con Immobile che serve i panni dell'assistman e mette Correa in porta che di sinistro sigla la doppietta e il 6° gol in A. L'ultimo sussulto della partita è di La Mantia (entrato per Babacar) di testa che sigla il definitvo 4-2. La Lazio, pur soffrendo, vince e vola al terzo posto. 


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