Juve-Roma 2-0: Ronaldo in gol, Pirlo scavalca Fonseca in classifica

I giallorossi giocano ma sono troppo sterili in attacco. Il portoghese invece regala spettacolo: prima segna, poi colpisce una clamorosa traversa. Un'autorete di Ibanez nella ripresa chiude i giochi. Dzeko in campo nell'ultima mezz'ora
Juve-Roma 2-0: Ronaldo in gol, Pirlo scavalca Fonseca in classifica© ANSA
Simone Zizzari
6 min

Ronaldo e un autogol di Ibanez. Tanto basta alla Juve di Pirlo per avere la meglio su una Roma volenterosa ma terribilmente evanescente. Un 2-0 allo Stadium che pesa più dei tre punti perché significa sorpasso in classifica ai giallorossi e terzo posto in solitaria con una partita da recuperare e cinque punti di distacco dall’Inter capolista. Una svolta vera e propria per il cammino in Italia dei bianconeri pluricampioni d’Italia. La Roma spende tante energie, ci prova, manovra, palleggia, regala buone sensazioni ma dimostra ancora una volta una evidente carenza in termine di personalità e cinismo offensivo. Troppa leggerezza, troppe amnesie difensive per poter pensare di andare allo Stadium e conquistare il bottino pieno. Quando si trova davanti una big, la squadra di Fonseca si perde. La Juve di Pirlo fa il minimo sindacale, si difende con ordine, lascia sfogare l’avversaria, gestisce energie e poi la punisce con il fenomeno portoghese. Una evidente, cristallina dimostrazione di forza.

Le scelte di Pirlo e Fonseca

Pirlo si affida ad un ampio turnover in vista della partita di coppa Italia contro l’Inter di martedì prossimo. Cuadrado riposa, Bentancur è squalificato, Dybala e Ramsey ai box. Rivoluzionata la difesa con Szczesny di nuovo in porta, Danilo a destra e Alex Sandro sulla fascia opposta. Al centro ci sono Bonucci e Chiellini. Gli esterni offensivi sono McKennie e Chiesa con Ronaldo e Morata lì davanti. La Roma  - senza Smalling e Pedro infortunati, Pellegrini squalificato e Dzeko in panchina - risponde con il 3-5-2. Ibanez centrale difensivo, Kumbulla e Mancini ai suoi fianchi. In avanti c’è Mkhitaryan a girare attorno a Borja Mayoral.

La Roma tiene palla, Cristiano Ronaldo segna

Il primo tempo è divertente. La Roma gioca, tiene palla, prova a manovrare e sulla sinistra con Spinazzola riesce anche ad arrivare pericolosamente dalle parti di Szczesny. Manca però la cattiveria giusta per chiudere l’azione, manca lo spunto per l’affondo decisivo. In poche parole, i giallorossi non tirano praticamente mai in porta. Diverso l’approccio della Juve che aspetta gli avversari, ruba palla e riparte veloce con Chiesa sulla destra e Ronaldo lì davanti pronti a sfruttare ogni occasione. Il cinismo che manca alla Roma se lo prende tutto CR7 che al primo affondo non perdona la fragile retroguardia avversaria. Siamo al 13’ quando Alex Sandro sulla sinistra aggira Cristante mettendo in area un pallone morbido per Morata. Lo spagnolo scarica al centro per Ronaldo che, colpevolmente lasciato libero di calciare da Kumbulla, non perdona infilando Pau Lopez con un angolato rasoterra. Il portoghese ritrova dunque il gol dopo due giornate di astinenza in campionato. E’ l’1-0 che permette alla Juve di gestire con maggior serenità la gara. Subìto lo svantaggio, la Roma riparte con  la sua solita manovra, bella a vedersi ma tremendamente poco concreta. Borja Mayoral si danna l’anima provando ad aprire spazi per i compagni ma non c’è verso di mettere i brividi a Szczesny. L’unica eccezione la regala Cristante con una splendida conclusione dal volo dal limite a lato di un soffio. La Juve non sta a guardare e appena riparte fa paura. Ronaldo al 22’ riceve palla da Rabiot, libero dalla marcatura di Kumbulla ha il tempo per stoppare e concludere con potenza una palla che centra in pieno la traversa interna. Nell’occasione è decisiva la deviazione dello stesso difensore albanese. Mancini pochi minuti dopo ha una chance sugli sviluppi di un angolo ma il suo tap in sotto misura termina a lato.

Si rivede Dzeko ma un autogol di Ibanez chiude la partita

Nella ripresa la Roma continua a sciorinare calcio ma il problema resta lo stesso: manca personalità e concretezza sotto porta. La Juve si copre con ordine e non disdegna sortite offensive come al 56’ quando Morata dal limite sfiora il 2-0 con una conclusione dal limite fuori misura di poco. La Roma spinge e ceca il pari con maggior convinzione ma non riesce mai a sfondare con cattiveria. Fonseca rompe gli indugi e dopo un’ora di gioco inserisce Carles Perez, Diawara e soprattutto Dzeko. Pirlo risponde con Kulusevski e Cuadrado al posto di McKennie e Morata. Proprio i due nuovi entrati aprono la strada al raddoppio bianconero al 69’. Cuadrado dalla destra innesca con una grande verticalizzazione Kulusevski, bravo a mettere al centro per Ronaldo, anticipato da Ibanez che infila la sua porta. L’autogol del centrale giallorosso chiude di fatto la partita. La Roma non ci crede più e la Juve gestisce in totale serenità il finale. Al triplice fischio la Juve può esultare per il sorpasso in classifica di giallorossi. Pirlo ora è terzo a cinque punti dall’Inter capolista (con la gara contro il Napoli ancora da recuperare). Per la Roma è l’ennesimo ko stagionale contro una big. Una sconfitta pesante che lascia tanta amarezza e rischia di compromettere il posto in Champions con Napoli e Lazio in agguato e pronte all’aggancio in classifica.


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