Show tra Fiorentina e Bologna, pari Atalanta: lo scudetto è dell'Inter

Termina 3-3, con tripletta di Palacio, due gol di Vlahovic e uno di Bonaventura, la sfida del Dall'Ara. 1-1 nerazzurro a Reggio Emilia con il Sassuolo
Show tra Fiorentina e Bologna, pari Atalanta: lo scudetto è dell'Inter© LAPRESSE
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BOLOGNA - Mentre l'Atalanta non va oltre l'1-1 a Reggio Emilia contro il Sassuolo, consegnando di fatto l'aritmetica conquista dello scudetto all'Inter con quattro giornate di anticipo, termina con un pirotecnico 3-3 la sfida del Dall'Ara tra Bologna e Fiorentina: ai due gol di Vlahovic e alla rete di Bonaventura risponde, per tre volte, l'accoppiata Vignato-Palacio, col baby talento italo-brasiliano nelle vesti di assistman e l'argentino autore di una clamorosa tripletta.

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Bologna-Fiorentina 3-3

Il primo squillo della partita (5') è di matrice emiliana e porta la firma di Roberto Soriano: il centrocampista italo-tedesco, miglior marcatore stagionale di Mihajlovic a quota 9 centri, calcia però debolmente dal limite e Dragowski blocca in tuffo. Cresce l'intensità al Dall'Ara e con essa la Fiorentina che, dopo un'occasione potenziale sventata da Tomiyasu e Soumaoro, sblocca il risultato al 20': sul tentativo dalla distanza dell'ex Pulgar, il difensore franco-maliano si oppone con l'ausilio del braccio e sul conseguente calcio di rigore (con ammonizione annessa) Dusan Vlahovic fa 1-0. Il 21enne serbo, al 18° gol in campionato, è il giovane più prolifico della storia della Serie A dal 1958-59, quando Altafini ne segnò 28 con la maglia del Milan. La reazione del Bologna è immediata e al 25' Soriano premia l'inserimento di Orsolini, ma l'estremo difensore polacco della Viola fa bella figura in uscita. Al 31' però, dopo una chance non sfruttata da Pezzella su calcio d'angolo, i padroni di casa pareggiano: il baby Vignato danza per vie orizzontali col pallone incollato al piede, poi verticalizza improvvisamente per Palacio che, nel cuore dell'area, riporta il risultato in parità. Il talento italo-brasiliano sale in cattedra ed offre un'opportunità a Barrow, è quindi il gambiano nelle vesti di assistman per Orsolini, con Dragowski che se la cava in entrambe le situazioni. Il primo tempo volge al termine sulla botta da fuori di Bonaventura, sulla quale è decisivo l'impercettibile tocco di Skorupski. Si riparte senza cambi: stringe i denti Ribéry, rientrato sofferente negli spogliatoi. Al 50' Vignato, che non arriva per questione di millimetri sul traversone di Palacio, chiede a gran voce un calcio di rigore per una possibile trattenuta di Venuti: il Var, però, non interviene. Danilo rischia l'autogol sul fendente di Amrabat (59'), Orsolini salva sul tiro-cross di Pulgar dalla bandierina (60') mentre, sul lato opposto del campo, Svanberg calcia debolmente (63'). Il gol è nell'aria, ed arriva al 64': gran cross di Venuti e Bonaventura, in spaccata, beffa il portiere ex Roma e riporta avanti la Fiorentina. Al Dall'Ara, però, non c'è un attimo di respiro e se al 71' si ricostituisce l'asse Vignato-Palacio, con una pennellata deliziosa dell'ex Chievo e la zuccata dell'argentino che vale il 2-2, la Viola torna clamorosamente avanti al 74': sugli sviluppi di un corner di Pulgar, Vlahovic è il più reattivo nel tap-in sulla linea di porta. La giornata magica di Vignato e Palacio, però, ha in serbo una nuova perla: il gioiello rossoblù serve l'ex Inter all'altezza del dischetto il quale, col piatto destro, sigla il 3-3 (84'), diventando di fatto il più anziano calciatore a realizzare una tripletta nella storia della Serie A.

Bologna-Fiorentina, tabellino e statistiche

Sassuolo-Atalanta 1-1

Gasperini ritrova Gosens sulla fascia sinistra per la partita al Mapei Stadium. In avanti Pessina vince il ballottaggio su Muriel e fornisce supporto a Zapata insieme a Malinovskyi. De Zerbi schiera invece il trio Berardi-Traore-Boga dietro a Defrel. Gli ospiti prendono il controllo della gara per i primi minuti ma tutto cambia al 22'. Lancio lungo per Boga, Gollini esce dalla sua area per intercettarlo ma commette fallo e Pairetto non ha dubbi: cartellino rosso per il portiere dei nerazzurri, confermato anche dopo il check al Var. Gasperini costretto a richiamare Pessina per far entrare Sportiello. L’inferiorità numerica però non ferma l’Atalanta che anzi sblocca la partita al 32' con il colpo al volo di Gosens su assist di Malinovskyi. Il terzino tedesco è fondamentale anche in difesa quando anticipa Defrel sull’ottimo cross di Traore al 37’. I padroni di casa continuano a spingere, sfruttando l’uomo in più, e vanno nuovamente vicini al pareggio con Berardi che recupera palla persa da Freuler e sfiora il palo. Gli ospiti però sono sempre pericolosi e al 42' sulla punizione di Malinovksiy, arriva il tap-in vincente di Zapata. Il gol dell’attaccante colombiano viene però annullato per fuorigioco. Il primo tempo si chiude con il vantaggio dell’Atalanta. Al rientro in campo è però il Sassuolo a trovare la rete. I neroverdi ottengono al 49’ un calcio di rigore con Pairetto che giudica irregolare la spallata di Toloi su Traore. Dal dischetto Berardi realizza il gol del pareggio. Gasperini inserisce Muriel al posto di Zapata per cambiare il risultato. Sono però sempre i padroni di casa a rendersi pericolosi e ad avvicinarsi al raddoppio con la rete annullata al 64’ a Locatelli per fuorigioco di Raspadori, autore dell’assist. Succede di tutto al 74’: Marlon atterra Muriel in area, secondo giallo per il terzino e parità numerica ristabilita tra le due squadre. Dagli undici metri però Muriel sbaglia clamorosamente il rigore, con Consigli che ipnotizza e para il tiro del colombiano che inoltre scivola sul possibile tap-in. Continua a spingere l’Atalanta a caccia del gol del vantaggio ma il risultato non cambia. Finisce 1-1 al Mapei Stadium con l’Inter ufficialmente campione d’Italia.

Sassuolo-Atalanta, tabellino e statistiche


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