Il borsino dello scudetto: i pro e i contro di Milan, Napoli e Inter

Condizione mentale, condizione fisica e calendario: l’analisi dell’emozionante volata
Il borsino dello scudetto: i pro e i contro di Milan, Napoli e Inter
Alberto Polverosi
5 min

Prima del recupero di Bologna-Inter del 27 aprile sono in calendario 3 giornate. Se fino a quella data le distanze restano come adesso, avremo 3 squadre in un punto con la vittoria (per niente scontata) dell’Inter, sempre 3 in 3 punti se l’Inter pareggia, ma anche se i campioni d’Italia perdono a Bologna la corsa allo scudetto resterà comunque aperta alle tre formazioni. Ovviamente, a 4 giornate dalla fine l’Inter sarebbe la meno favorita nonostante un calendario meno problematico delle altre. È un campionato strano, giocato sulle frenate più che sulle accelerazioni. Un anno fa, alla 31ª, l’Inter aveva 75 punti, +9 sul Milan. Era già tutto scritto. Oggi il Milan ne ha 67, il Napoli 66, l’Inter 63 e, per fortuna, non è scritto un bel niente. Nel campionato fra la parte sinistra e la parte destra del calendario, il Napoli ha perso 8 punti, l’Inter 6 (e altri 3 col Sassuolo che, nella sfida di San Siro, era l’ultimo di sinistra), ma il record (di cui potrebbe amaramente pentirsi) è del Milan con 14 punti regalati a... destra. La Serie A 2021-22 non resterà nella storia per il suo livello spettacolare, di sicuro però verrà ricordata per tanta inattesa (e piacevole) incertezza. 

Condizione mentale

Un voto alto per Napoli e Inter, più basso per il Milan. Cominciamo dalla capolista. L’ultimo stop a San Siro ha mostrato limiti di forza mentale. Finché il Bologna ha avuto energie da spendere, è sembrato più motivato del Milan. Il Bologna giocava pensando al suo allenatore e ne ha attinto l’orgoglio, il Milan doveva pensare allo scudetto e ha disperso la sua forza in mille rivoli. Con i 33 tiri in 90 minuti avrebbe meritato la vittoria, però quando c’è da prenderla per forza il Milan non riesce ad alzarsi dal suo livello agonistico. Il furore, l’aggressività, la rabbia non appartengono ancora al vocabolario di questa squadra. Il Napoli, spesso e giustamente criticato per aver fallito le partite della svolta, stavolta ha fatto centro a Bergamo. A Spalletti mancavano, tanto per cambiare, tre titolari, Rrahmani, Di Lorenzo e soprattutto Osimhen, aver vinto senza il suo gioiello è un gran colpo di autostima. Rischiava molto e ha vinto tutto, segno di una notevole forza mentale. L’Inter si è risollevata a Torino. Non per il gioco (la Juve è stata superiore ai campioni d’Italia per quasi tutta la partita), ma la vittoria ha restituito entusiasmo e fiducia alla squadra di Inzaghi. A un passo dalla depressione, ha trovato il modo di riattivare la sua energia nervosa.

Condizione fisica

Nessuna della tre è in condizioni entusiasmanti. Tutt’e tre da 6 o 6-. Il miglioramento è dell’Inter: prima della sosta aveva giocatori decisamente fuori forma come Barella e Perisic, che a Torino si sono riaffacciati in partita. Il Napoli sta benino, ma il suo nuovo leader tattico, Lobotka, sta benissimo. La squadra potrà crescere ancora col prossimo rientro di Osimhen e Rrahmani. Il Milan, se è quello di lunedì sera, sta rallentando sugli esterni (Leao giù, Messias ancora più giù) e nella parte creativa del gioco (Brahim Diaz è senza spunto). La manovra va ravvivata.

Calendario

I bookmakers indicano l’Inter come favorita puntando probabilmente sul calendario che, in apparenza, dà qualche vantaggio ai campioni d’Italia. Ma come sappiamo la consistenza delle gare può variare di giornata in giornata. Facciamo proprio l’esempio dell’Inter e del suo recupero a Bologna: due mesi fa, prima che la squadra di Inzaghi entrasse nel suo periodo-no, le avremmo assegnato senza molti problemi i 3 punti del Dall’Ara. Oggi, anche dopo aver visto il Bologna col Milan, si fa più fatica a pensare a una vittoria certa dei nerazzurri. Sette partite per Milan e Napoli, otto per l’Inter. Se la classifica resta così come è adesso, non c’è dubbio che il cammino dei nerazzurri è quello più agevole, soprattutto nella parte finale quando incontrerà Udinese (al Friuli), Empoli (a San Siro), Cagliari (in Sardegna) e Sampdoria (ancora a San Siro). Tutt’e quattro le avversarie potrebbero essere già salve, quindi con la pancia piena, ma se non fosse così avremmo altri scenari. Il Napoli ha bisogno di un grande sforzo nelle prossime due gare, che giocherà al Maradona (dove ha perso qualche punto di troppo) contro Fiorentina e Roma, oggi in corsa per una coppa europea. Meno spinoso il suo finale. In questo momento il calendario più infido è quello di Pioli, l’unico a incontrare tre squadre lanciate nella lotta per le coppe, la Lazio all’Olimpico, la Fiorentina e l’Atalanta a San Siro. Vale la pena però ricordare che il Milan contro le grandi o medio-grandi raramente ha sbagliato.


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