Napoli-Roma, per Zanoli e Zalewski il futuro è già iniziato

Il nuovo che avanza di fronte al Maradona: il difensore azzurro lanciato da Spalletti contro il trequartista trasformato da Mou in esterno
Napoli-Roma, per Zanoli e Zalewski il futuro è già iniziato
Giordano-Maida
3 min

V i sta da destra, oppure da sinistra, Napoli-Roma è un incanto, un meraviglioso viaggio nel futuro che la «meglio gioventù» ha appena intrapreso. Vista da una parte e però anche dall’altra, Napoli-Roma si porta appresso l’acne di quegli scugnizzi che - sfidandosi, sfiorandosi e chiaramente attaccandosi - accelerano e sognano, perché questo è il loro tempo, non solo il proprio derby. Da Zanoli a Zalewski è un attimo, un incrocio, un allungo, uno scatto, una proiezione in questo mondo che ormai appartiene a entrambi e che in 90' finisce come dentro ad uno specchio.

La scommessa di Giuntoli: Zanoli ora è da Serie A

Quattro anni fa, Cristiano Giuntoli che di Carpi sa tutto, scelse di osare, puntò forte (un milione e mezzo) e rischiò la faccia: tutti quei soldi, per un diciottenne, un Millennial, ancora da scoprire. Il tempo è un galantuomo e ora, dopo 298' in serie A e due gare da titolare,. il bimbo che ha studiato educatamente alle spalle di Giovanni Di Lorenzo va oltre la speranza, come annunciato da Spalletti: «Diventerà fortissimo, ha tutte le qualità per farlo». Zanoli ha debuttato a Bergamo, partita per uomini forti, dopo mesi di praticantato all’ombra di Di Lorenzo, un «mostro» di regolarità: prima gara dall’inizio, 11' e subito assist per Mertens, lasciato volare per guadagnarsi un rigore sull’uscita di Musso. Niente male, insomma.

La creatura di Mourinho: Zalewski, il trequartista trasformato

Dall’altra parte c’è la freschezza di un colpo di genio. Un’idea visionaria che ha cambiato all’improvviso la vita di un ragazzo. Nicola Zalewski, il polacco che vive nella piccola Poli, sulle colline prenestine. Era un trequartista tutto colpi e talento, Mourinho l’ha trasformato in calciatore vero piazzandolo a tutta fascia sul lato sinistro. Sembrava un azzardo, è stata la fortuna della Roma. E naturalmente di Nico, che in questa stagione ha sopportato con grande dignità la perdita dell’adorato papà e ha saputo crescere in fretta. Testato nel secondo tempo contro il Verona, si è preso il posto da titolare e non l’ha mollato più a parte il parziale riposo di cui ha usufruito contro la Salernitana. Aspettando Spinazzola.

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