ROMA - Prima sconfitta in campionato dopo le due di Champions, già sei punti di distacco dalla vetta - sette se una tra Milan e Napoli vince stasera - e ottavo posto: la Juventus di Massimiliano Allegri, una squadra in gravissima difficoltà e grandissima confusione, viene tradita anche da Di Maria che con un gesto tanto ingenuo quanto violento si fa espellere nel primo tempo, mettendo le basi per l'impresa del Monza. Sorride Palladino, che indovina l'ingresso del match-winner Gytkjaer e bagna l'esordio in A con una vittoria di enorme prestigio.
Monza padrona del campo. Rosso a Di Maria
Il Monza ha manovra: ci provano l'ex Rovella e poi anche Ciurria, per la Juve due conclusioni di Vlahovic da posizioni non pericolose. Allegri osserva dalla tribuna nervoso, la sua squadra mostra tanti errori di precisione e una sensazione di confusione pressoché totale. Max sperava nella luce di Di Maria ma il Fideo è spento, fisicamente provato dall'infortunio e la marcatura sporca di Izzo gli fa saltare i nervi: gomitata violenta allo sterno, più o meno a segno, il difensore di Palladino va giù e il cartellino rosso di Maresca va su: è il 40', bianconeri in dieci per oltre un tempo, che si chiude con il tentativo di Sensi da fuori.
In 10 la Juve rischia ma gioca meglio, Gytkjaer la punisce
Pericoloso Mota Carvalho da una parte, ma anche Miretti dall'altra: il secondo tempo della sfida parte subito con un'altra intensità. In 10 la Juve gioca meglio, paradossalmente con idee e compiti più chiari. Gytkjaer entra e di testa va vicino al vantaggio subito dopo essere entrato con il triplo cambio di Palladino, con Barberis e Caldirola per Sensi, Marlon e Mota. Il Monza ci crede ma rischia tantissimo in contropiede, il 3 contro 2 bianconero viene buttato via da Danilo con un passaggio sbagliato per Bremer. Proprio il brasiliano al 73' si dimentica Gytkjaer che si infila tra lui e Gatti e infila di destro sottomisura l'1-0. Notte fonda bianconera, Kean entra per Kostic e di testa dopo poco si fa pericoloso, Landucci manda dentro i baby Fagioli e Soulé, assalto finale quanto sterile: la festa è tutta del Monza.