Juventus-Torino, le pagelle: timbro Di Maria, Singo soffre

I giudizi sui protagonisti del derby della Mole vinto 4-2 dalla squadra di Allegri: i voti dei bianconeri e dei granata
Juventus-Torino, le pagelle: timbro Di Maria, Singo soffre

Le pagelle di Juventus-Torino, derby della Mole vinto 4-2 dai bianconeri di Massimiliano Allegri.

Juventus

Allegri (all.) 7
La sua Juve, non si discute. Solida, sicura, organizzata, non sempre attentissima, come si vede per i due gol presi in un modo che non va mica bene. Una squadra di carattere: sotto per due volte, rimonta, vince e poi chiude ogni discorso. Tre gol su calcio piazzato, è una specialità della casa. La sostanza è che vince il derby anche con i cambi: De Sciglio conquista l’angolo da cui nasce il 3-2, Chiesa fa l’assist del 3-2, Pogba infiamma lo stadio. È la terza vittoria di fila che non finisce 1-0...

Szczesny 5,5
Quando Sanabria mira l’angolo alto di testa, la reazione del polacco è immediata. Ma quando poi lo stesso Sanabria pizzica la palla per metterla sul suo palo, ecco lì il numero 1 della Juve è sorpreso e in ritardo.

Danilo 7
Con un colpo di testa su angolo pennellato da Di Maria evita alla sua squadra di andare all’intervallo in svantaggio. Stacco e botta secca sulla palla, da vero specialista. Poi la solita prestazione di grande sicurezza.

Bremer 6
Meglio, molto meglio, in area del Toro che nella sua. Cominciamo dagli errori. Sbaglia su tutt’e due i gol granata. Sul secondo la responsabilità è evidente e pesante, si fa incenerire dal guizzo di Sanabria. L’errore sulla prima rete è più complesso: la Juve marca a zona sugli angoli e dalla sua parte ci finisce Karamoh; quando parte l’angolo di Miranchuk, lui si stacca da Karamoh per andare a cercare la palla di testa, ma se quello è l’obiettivo, è in netto ritardo, colpo di testa di Buongiorno per Karamoh che a quel punto è liberissimo, controlla e segna. Ha un solo modo per farsi perdonare: fare gol. Sulla palla buona di Chiesa, vola in cielo, batte Schuurs e anche Milinkovic. Ed esulta. Quelli del Toro dovrebbero conoscerlo bene, invece...

Bonucci (dal 45’ st) sv
Qualche minuto per far tornare alla mente dei tifosi la Juve che fu, con lui c’è anche Pogba...

Alex Sandro 6
Anche lui fa un movimento sbagliato sul primo gol granata, ma non commette altri errori.

Cuadrado 7
Il suo gol, dopo meno di un quarto d’ora dopo quello di Karamoh, permette alla Juve di non rincorrere a testa bassa. Aspetta Rodriguez e sul piano della corsa e dell’incisività il duello è pari. Lo vince in modo netto quando si tratta di incidere davvero.

De Sciglio (dal 24’ st) 6
Va a procurarsi l’angolo da cui arriva il 3-2.

Fagioli 6,5
È molto impegnato nella fase difensiva. Nel primo tempo si nota soprattutto perché scambia due volte la posizione con Rabiot. Sale di tono nella ripresa.

Barrenechea 6
Paredes non ha mai convinto del tutto Allegri che per questo sceglie l’argentino, al debutto da titolare in Serie A dopo i 2 minuti in Champions contro il Psg. All’inizio sembra un po’ spaesato, ma non potrebbe essere altrimenti. Appoggia qualche pallone e controlla la sua zona. Il suo calcio è molto lineare, cresce nel secondo tempo.

Pogba (dal 24’ st) 6
È il debutto più atteso e invocato dal suo popolo. Porta energia, fiducia, forza fisica e qualità tecnica. Per la parte finale della stagione può diventare una risorsa fondamentale.

Rabiot 7
Con la rete del 4-2 chiude una partita che gioca con intelligenza, sempre nel posto giusto, sia per difendere che per costruire.

Kostic 7
Sullo scatto vince la sfida con Singo. Lo fa secco soprattutto nell’azione del gol di Cuadrado. È un’insidia continua per la difesa granata, come la sua spinta.

Di Maria 6,5
Non siamo a livelli di Nantes, ma anche in questo derby l’argentino mette il suo timbro. È suo l’angolo per il colpo di testa di Danilo e suo il lancio che manda Kostic all’assist per Cuadrado. Si capisce lontano un chilometro che il meglio del derby, sul piano tecnico, sta nei suoi piedi.

Chiesa (dal 24’ st) 6,5
Prima palla toccata, assist. Poi parte palla al piede e, per abbatterlo, Ricci prende il giallo.

Vlahovic 5,5
Primo tempo da quasi invisibile. Schuurs lo tiene bene, lui non si muove molto, ma diciamo pure che la Juve per lunghi momenti lo trascura. Quasi per disperazione prova l’unico tiro di quei 45’ da 25 metri: centrale. Fra l’altro, è lui a lasciare in gioco Karamoh sull’1-0 granata. Nella ripresa si muove di più e centra la traversa quando è solo davanti a Milinkovic.

Kean (dal 41’ st) sv
Pochi minuti per far respirare Vlahovic.


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Torino

Juric (all.) 5
Se un allenatore esperto come lui decide con la pancia invece che con la testa può succedere di prenderne 4 nel derby. La sostituzione di Radonjic un attimo dopo il terzo gol juventino, fatta con quella rabbia, non ha senso, toglie una risorsa e porta solo nervosismo alla squadra. "La colpa è tua, troppo leziosismo", gli ha urlato. E allora i difensori imbambolati davanti a Bremer doveva frustarli? In assoluto i suoi cambi non danno alcun vantaggio al Toro.

Milinkovic 5,5
Le colpe sui gol non sono evidenti, eppure qualcosa resta nell’occhio. Il primo lo prende con un tiro dal limite dell’area piccola, il secondo più o meno dalla stessa distanza. Poi ne incassa altri due. In totale sono 3 su calcio piazzato. Ecco il punto: non esce mai, uno con la sua statura potrebbe provarci.

Djidji 5,5
Quando salta fuori dalla linea per accorciare su Di Maria, senza riuscire a contrastarlo, nasce il gol dell’1-1. Anche sulla rete di Bremer si fa sorprendere dalla traiettoria del cross di Chiesa.

Schuurs 5,5
A uomo su Vlahovic, ci mette il fisico, la forza, la statura e una sana cattiveria per controllare bene il serbo nel primo tempo. Poi però Dusan gli scappa via a inizio ripresa e solo la traversa lo salva. Inchiodato per terra anche lui sullo stacco di Bremer.

Buongiorno 6
A suo merito l’assist di testa per la rete di Karamoh. Si nota la sua assenza in area granata quando Cuadrado sbuca dalla sua parte per segnare l’uno a uno. In realtà Buongiorno è fuori dalla sua zona perché sta seguendo Fagioli.

Singo 5
Non regge il confronto atletico con Kostic, più veloce di lui. Sbaglia anche la postura del corpo quando Di Maria spedisce l’esterno serbo sulla sinistra in occasione del primo gol bianconero.

Linetty 6
Solo a riguardare l’azione dell’1-1 juventino si nota il suo errore. Succede questo: quando Kostic stacca Singo e si prepara al cross, il polacco è alle spalle di Rabiot che taglia al centro area perché la palla è diretta a lui, al francese, Rodriguez se ne accorge ed è costretto a lasciare Cuadrado per correre su Rabiot, lasciato libero proprio da Linetty. Il resto della sua partita sta nella solidità e nel controllo del proprio settore. E poi, prima di lasciare, piazza un sinistro stupendo che si stampa sulla traversa.

Ricci (dal 29’ st) sv
Si sente la sua assenza nella manovra. Prende un giallo per fermare Chiesa e, già diffidato, salterà lo scontro diretto col Bologna.

Ilic 6
Tutta la qualità del Toro in questo derby nello stop e nel cross-assist per la rete di Sanabria. È una palla forte, tagliata e destinata alla punta del piede del compagno. È l’unico vero guizzo di una partita che conduce alternando costruzione a fase difensiva.

Rodriguez 5,5
Bello il duello con Cuadrado, due vecchi combattenti che si affrontano con forza e coraggio. Dopo un’ora, per frenare una iniziativa del colombiano, prende un giallo. Cala nella ripresa.

Vojvoda (dal 29’ st) sv
Poca spinta.

Miranchuk 5,5
Mostra la qualità del suo sinistro solo sull’angolo del primo gol del Toro. Servirebbe di più da uno del suo livello.

Karamoh 6,5
Furbo e reattivo in occasione del gol. È sveglio anche in altri momenti della gara.

Radonjic (dal 14’ st) sv
La sua sostituzione è assurda. Il Toro prende gol, Juric si infuria e lo toglie. Può darsi che la sua colpa sia quella di non seguire De Sciglio che va a procurarsi l’angolo del gol di Bremer, o di non accorciare su Chiesa al momento del cross, ma su quel gol tutta la difesa granata dorme.

Seck (dal 29’ st) sv
Non ha modo di farsi vedere.

Sanabria 6,5
Gol da applausi. Da cannoniere vero, di quelli che in area piccola arrivano sempre primi sulla palla. Anche poco prima si è avvicinato al gol con un bel colpo di testa.


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Le pagelle di Juventus-Torino, derby della Mole vinto 4-2 dai bianconeri di Massimiliano Allegri.

Juventus

Allegri (all.) 7
La sua Juve, non si discute. Solida, sicura, organizzata, non sempre attentissima, come si vede per i due gol presi in un modo che non va mica bene. Una squadra di carattere: sotto per due volte, rimonta, vince e poi chiude ogni discorso. Tre gol su calcio piazzato, è una specialità della casa. La sostanza è che vince il derby anche con i cambi: De Sciglio conquista l’angolo da cui nasce il 3-2, Chiesa fa l’assist del 3-2, Pogba infiamma lo stadio. È la terza vittoria di fila che non finisce 1-0...

Szczesny 5,5
Quando Sanabria mira l’angolo alto di testa, la reazione del polacco è immediata. Ma quando poi lo stesso Sanabria pizzica la palla per metterla sul suo palo, ecco lì il numero 1 della Juve è sorpreso e in ritardo.

Danilo 7
Con un colpo di testa su angolo pennellato da Di Maria evita alla sua squadra di andare all’intervallo in svantaggio. Stacco e botta secca sulla palla, da vero specialista. Poi la solita prestazione di grande sicurezza.

Bremer 6
Meglio, molto meglio, in area del Toro che nella sua. Cominciamo dagli errori. Sbaglia su tutt’e due i gol granata. Sul secondo la responsabilità è evidente e pesante, si fa incenerire dal guizzo di Sanabria. L’errore sulla prima rete è più complesso: la Juve marca a zona sugli angoli e dalla sua parte ci finisce Karamoh; quando parte l’angolo di Miranchuk, lui si stacca da Karamoh per andare a cercare la palla di testa, ma se quello è l’obiettivo, è in netto ritardo, colpo di testa di Buongiorno per Karamoh che a quel punto è liberissimo, controlla e segna. Ha un solo modo per farsi perdonare: fare gol. Sulla palla buona di Chiesa, vola in cielo, batte Schuurs e anche Milinkovic. Ed esulta. Quelli del Toro dovrebbero conoscerlo bene, invece...

Bonucci (dal 45’ st) sv
Qualche minuto per far tornare alla mente dei tifosi la Juve che fu, con lui c’è anche Pogba...

Alex Sandro 6
Anche lui fa un movimento sbagliato sul primo gol granata, ma non commette altri errori.

Cuadrado 7
Il suo gol, dopo meno di un quarto d’ora dopo quello di Karamoh, permette alla Juve di non rincorrere a testa bassa. Aspetta Rodriguez e sul piano della corsa e dell’incisività il duello è pari. Lo vince in modo netto quando si tratta di incidere davvero.

De Sciglio (dal 24’ st) 6
Va a procurarsi l’angolo da cui arriva il 3-2.

Fagioli 6,5
È molto impegnato nella fase difensiva. Nel primo tempo si nota soprattutto perché scambia due volte la posizione con Rabiot. Sale di tono nella ripresa.

Barrenechea 6
Paredes non ha mai convinto del tutto Allegri che per questo sceglie l’argentino, al debutto da titolare in Serie A dopo i 2 minuti in Champions contro il Psg. All’inizio sembra un po’ spaesato, ma non potrebbe essere altrimenti. Appoggia qualche pallone e controlla la sua zona. Il suo calcio è molto lineare, cresce nel secondo tempo.

Pogba (dal 24’ st) 6
È il debutto più atteso e invocato dal suo popolo. Porta energia, fiducia, forza fisica e qualità tecnica. Per la parte finale della stagione può diventare una risorsa fondamentale.

Rabiot 7
Con la rete del 4-2 chiude una partita che gioca con intelligenza, sempre nel posto giusto, sia per difendere che per costruire.

Kostic 7
Sullo scatto vince la sfida con Singo. Lo fa secco soprattutto nell’azione del gol di Cuadrado. È un’insidia continua per la difesa granata, come la sua spinta.

Di Maria 6,5
Non siamo a livelli di Nantes, ma anche in questo derby l’argentino mette il suo timbro. È suo l’angolo per il colpo di testa di Danilo e suo il lancio che manda Kostic all’assist per Cuadrado. Si capisce lontano un chilometro che il meglio del derby, sul piano tecnico, sta nei suoi piedi.

Chiesa (dal 24’ st) 6,5
Prima palla toccata, assist. Poi parte palla al piede e, per abbatterlo, Ricci prende il giallo.

Vlahovic 5,5
Primo tempo da quasi invisibile. Schuurs lo tiene bene, lui non si muove molto, ma diciamo pure che la Juve per lunghi momenti lo trascura. Quasi per disperazione prova l’unico tiro di quei 45’ da 25 metri: centrale. Fra l’altro, è lui a lasciare in gioco Karamoh sull’1-0 granata. Nella ripresa si muove di più e centra la traversa quando è solo davanti a Milinkovic.

Kean (dal 41’ st) sv
Pochi minuti per far respirare Vlahovic.


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