Juve-Inter, derby tra campo e calendario

Tutto, o tanto, ruota sulla partita del 26 novembre. In mezzo ci sono le nazionali e non si sa come torneranno a casa i ragazzi di Allegri e di Inzaghi
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Alberto Polverosi

Fino a questo momento è proprio un altro campionato. Rispetto all’anno scorso è successo qualcosa di nuovo, non c’è una squadra in fuga, non c’è una squadra che ubriaca le avversarie col gioco prima di sottometterle. Non c’è il Napoli di Spalletti, non ci sono 5 punti di vantaggio fra la capolista (il Napoli, appunto) e la prima inseguitrice, l’Atalanta, come è accaduto dopo la dodicesima giornata della stagione scorsa. Ora c’è una squadra che gioca un bel calcio, tecnico e organizzato, e un’altra che insegue giocando un calcio diverso, di forza e convinzione. C’è l’Inter ricca di qualità e di alternative e la Juve forte nella mente ma con risorse ridotte. Il 26 novembre si affronteranno a Torino e lì capiremo se la tecnica prevarrà sulla forza o se invece la lotta avrà la meglio sul gioco. Solo se vince l’Inter il campionato riprenderà le sembianze di quello precedente, con i nerazzurri a +5 sulla prima inseguitrice, sempre la Juve. 

Juve e Inter con 7 punti in più  

 È un campionato differente soprattutto per le prime due. Un anno fa l’Inter aveva 24 punti, era fuori dalla zona-Champions, a -8 dal Napoli; la Juve era a quota 22, dentro solo la zona-Conference. Oggi la squadra di Inzaghi e quella di Allegri hanno tutt’e due 7 punti in più (solo la Fiorentina ha fatto lo stesso balzo in avanti) e se la Juventus ha mantenuto la sua integrità difensiva (ha incassato gli stessi 7 gol del campionato scorso), l’Inter è diventata un bunker, oggi ha la migliore difesa della Serie A (6 gol subiti), un anno fa era la decima (17 gol presi).  

Juve-Inter, lo scontro diretto 

Tutto, o tanto, ruota sulla partita del 26 novembre. In mezzo ci sono le nazionali e non si sa come torneranno a casa i ragazzi di Max e di Simone. Ma anche dopo quella sfida, specialmente se non arriverà la vittoria dell’Inter, il campionato potrebbe vivere di luce propria. Dallo scontro diretto, il duello si sposterà sul calendario che dal 26 novembre alla fine dell’anno non avrà più pause. Potrebbe bastare un dato per far capire che l’Inter dovrà superare difficoltà maggiori rispetto alla Juventus, dovrà giocare tre partite in più, due di Champions e una di Coppa Italia. È vero che Inzaghi ha già conquistato con due turni di anticipo la qualificazione agli ottavi di Champions, potrà gestire le risorse ma fino a un certo punto, perché il primo posto del girone, ancora in discussione, può essere prezioso nel sorteggio, a Lisbona e con la Real Sociedad non saranno due passeggiate. Non solo, l’Inter dovrà giocare i tre scontri diretti di questo fine 2023 tutti in trasferta: a Torino contro la Juve, a Napoli (dove andrà di ritorno dalla gara col Benfica, ma anche il Napoli sarà reduce dalla Champions) e all’Olimpico contro la Lazio (stesso discorso, la partita è in programma dopo la sfida con la Real Sociedad e anche la Lazio arriverà dalla Champions). La Juve ne affronterà due e tutt’e due in casa, contro l’Inter e contro il Napoli. Allegri avrà le sue settimane libere, Inzaghi le avrà piene. Almeno fino a Natale non ci annoieremo.

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