FIORENTINA
Italiano (all.) 6
Era una specie di “finalina”, pareggiandola si è avvicinato all’ottavo posto, conservando i due punti più del Napoli e avendo una partita in meno. Come gioco, la sua squadra non è stata brillante come nell’ultima gara col Monza, ha tenuto palla a lungo però ha perso un po’ di smalto in area. Di segno positivo il ritorno al gol di Nzola, anche in vista di Atene.
Terracciano 6
Una parata, due gol presi più un palo. Su quelle due reti, però, non può metterci nessuna pezza: Rrahmani lo infila di testa dall’area piccola e Kvara su punizione, gli errori sono rispettivamente di Martinez Quarta e Kouame.
Dodo 6,5
Parte piano, molto piano e Kvaratskhelia lo mette in crisi. E’ una difficoltà che dura un quarto d’ora, poi il brasiliano comincia ad attaccare alla sua maniera e sfonda a ripetizione sulla destra. Diventa decisivo nell’azione dell’uno a uno: stende Kvara vicino all’area viola (Marchetti non fischia), parte come una scheggia, crossa e Lobotka ci mette la mano. Punizione e gol.
Martinez Quarta 5
E’ uno dei difensori più pericolosi della Serie A e lo conferma anche in questa partita. Il problema è che la sua pericolosità si manifesta in area avversaria quanto nella sua, come càpita quando sull’angolo di Politano si fa saltare in testa da Rrahmani. Era successo anche col Monza pochi giorni fa di fronte a Djuric.
Milenkovic 6,5
Tiene molto bene contro Simeone e non si fa fregare nemmeno dal più sgusciante Raspadori. Una certezza verso Atene.
Biraghi 7
La punizione è un vero capolavoro: palla sopra la barriera e sotto l’incrocio. Meret può muovere solo i muscoli del collo. Da notare che in quella barriera c’erano dei giganti come Anguissa. Il 7 è tutto per quella prodezza.
Parisi (33’ st) 5,5
Comincia con un brutto errore e prosegue con altre incertezze, anche perché, a differenza sua, Ngonge entra col piede giusto proprio da quella parte.
Arthur 6
Si muove tanto, anche se non illumina. Tiene incollati i reparti con una presenza costante nelle zone più delicate.
Maxime Lopez (42’ st) sv
Pochi minuti senza incidere.
Bonaventura 5,5
Non è al cento per cento e si vede. Ha una buona occasione nella ripresa ma controlla male la palla in area. Quando esce Beltran, va a fare la mezz’ala sinistra.
Gonzalez 6
Attacca subito sulla fascia, però senza trovare sbocchi. Allora cerca spazio al centro, cercando di far uscire Olivera dalla sua posizione. Alterna momenti di livello a qualche pausa.
Beltran 5,5
Alle spalle di Nzola dovrebbe portare più qualità nella manovra, invece a volte sembra troppo leggero, troppo evasivo. Non si vede né in costruzione, né in rifinitura.
Mandragora (33’ st) sv
Entra quando la partita richiede uno sforzo fisico che in realtà non si nota troppo.
Kouame 5
Gli manca il guizzo nel primo tempo, si muove tanto ma senza trovare spazio. Commette l’errore decisivo sulla punizione di Kvaratskhelia, quando si stacca dalla barriera e la palla del georgiano passa proprio di lì.
Ikoné (22’ st) 5,5
Fa in tempo a commettere un fallo su Ngonge e a perdere una palla. Quasi mezz’ora, recupero compreso, senza farsi notare.
Nzola 6,5
Non segnava in campionato dal 14 gennaio, contro l’Udinese. Non è stata una stagione esaltante per l’ex dello Spezia, tutt’altro. Però in questo finale sta riprendendo qualcosa di quanto aveva lasciato per strada, gol al Bruges all’andata e gol al Napoli, con un attacco micidiale e un diagonale secco e preciso, stavolta da centravanti vero.
Belotti (22’ st) 6
Sono trenta minuti ben fatti, con un paio di recuperi palla, qualche iniziativa, insomma buone indicazioni pensando alla finale di Conference.