ROMA - Abbiamo sempre immaginato il “computerone” della Lega come un bambino viziato che fa i capricci. Non a caso, ogni anno alla vigilia dei calendari c’è chi lo guarda con sospetto, chi lo rimprovera e persino chi lo implora di avere clemenza nella parte iniziale del campionato, dove le gambe sono ancora imballate e le tattiche ancora piuttosto acerbe. Stavolta l’intelligenza artificiale ha sorpreso tutti, perché a dispetto dei vincoli - erano centinaia, dall’asimmetria andata/ritorno ai problemi infrastrutturali di Atalanta e Como e Venezia che partiranno fuori casa - è sembrata davvero umana.
Serie A, partenza sprint
Il computerone ieri non ha fatto figli e figliastri: nessuna squadra potrà infatti contare su un avvio “soft” e, dopo quattro turni di campionato, le prime 10 della passata stagione saranno tutte passate almeno da uno scontro diretto capace già di misurarne forza, ambizioni e tenuta mentale. Milan-Torino alla prima e Napoli-Bologna alla seconda saranno un succoso antipasto del trittico da capogiro Inter-Atalanta, Juventus-Roma e Lazio-Milan alla terza giornata, proprio il turno che precede la prima sosta dedicata alle nazionali; giusto per farci riconnettere agli azzurri di Spalletti con l’idea maligna (e prevenuta) che forse il campionato ci avrebbe divertito di più... E la Fiorentina? Nessun vantaggio neppure alla Viola: Palladino partirà con Parma e Venezia, due neopromosse, poi dovrà vedersela con il Monza, la sua ex, ed entrerà in un vortice: Atalanta, Lazio, derby con l’Empoli e Milan.
Calendario, gli incroci del destino
Non mancano incroci del destino e suggestioni. Il primo derby sarà quello di Milano, alla 5ª giornata, 21 o 22 settembre dopo la prima giornata della SuperChampions, mentre la stracittadina della Capitale infiammerà i cuori alla Befana (in casa Roma) e poi il 13 aprile (Lazio). Nella stagione della seconda stella nerazzurra - omaggiata tramite una clip nell’evento di ieri all’auditorium Rds di Roma - la sfida ai cugini si presentò una settimana prima, il 16 settembre, e finì 5-1 per gli Inzaghi boys. Thiago comincerà la sua avventura alla Juve contro il Como e avrà diverse sfide ad alta quota nella prima parte di stagione: la Roma alla 3ª, il Napoli alla 5ª, la Lazio all’8ª, il derby d’Italia alla 9ª e quello di Torino alla 12ª, più il Milan alla 13ª, ritrovando quello che fu il suo Bologna soltanto alla 15ª. Chissà quanto varrà, nell’economia del campionato bianconero, il match di ritorno del Dall’Ara (alla 35ª). Il 22 settembre, oltre al derby milanese, la sceneggiatura del campionato ha previsto il viaggio di Conte allo Stadium; il 3 novembre, invece, è la data del destino di Gasperini che farà tappa al Maradona, quello che sarebbe potuto diventare il suo stadio. A proposito di corsi e ricorsi storici, Fonseca incrocerà la Roma a San Siro soltanto al giro di boa - 19° turno - poi s’affaccerà all’Olimpico il 18 maggio. Anche Italiano dovrà attendere per la reunion al Franchi: si giocherà prima Bologna-Fiorentina (alla 16ª) e poi Fiorentina-Bologna (alla 37ª). L’ultima di campionato ci donerà uno di quegli amarcord che non stancano mai: Galliani a San Siro con il suo Monza.
Finale di campionato da brividi per la Roma
Decisamente meno romantico il finale della Roma, che nelle ultime otto affronterà sei scontri diretti: Juve, Lazio, Inter, Fiorentina, Atalanta e Milan. Se i giallorossi dovessero fare strada nelle coppe, come accaduto negli ultimi tre anni, si troverebbero in una situazione quasi drammatica. «Anche nella penultima si giocheranno in contemporanea le gare relative agli stessi obiettivi» ha spiegato l’amministratore delegato della Lega, De Siervo. «Al calcio italiano servirebbe un piano Mattei», ha aggiunto il presidente Casini, strizzando l’occhio al nuovo partner Enilive e mandando al tempo stesso un messaggio ai piani alti della Federcalcio. Ma questa è un’altra storia.