Ibrahimovic, Capello, ed è subito Juventus 2004-2006. Lo svedese arrivò per la prima volta in Italia con l'ex Roma in panchina e tra i due si creò un legame importante. Talmente importante che ancora oggi Ibra è riconoscente verso l'allenatore.
Ibrahimovic e le lezioni di Capello
A Sky Sport, prima della sfida tra Milan e Bruges, Capello ha parlato con Ibrahimovic della poca tecnica di Leao al tiro. Lo svedese ha risposto così: "Anche io lo facevo, poi ho trovato Capello e ho iniziato a calciare bene. In partita si porta il risultato di quello che fai in allenamento. Leao sta lavorando e i risultati ci sono già".
Le parole sul Milan
Sul Milan Ibra ha continuato: "Serve più stabilità e la squadra sta lavorando su questo dando tutto. Gli errori che abbiamo fatto li abbiamo pagati tanto. Oggi è una partita importante per prendere punti. Stiamo lavorando come sempre, non si cambia niente. Fonseca deve essere sé stesso, deve fare le sue scelte. Poi ci sono fattori che vanno risolti internamente. Tutti si stanno prendendo le proprie responsabilità. Atteggiamenti anarchici? Certe situazione sono dinamiche, non puoi prevederle. Quando succedono è una dinamica di pochi secondi. Ognuno reagisce a suo modo. L'importante è che abbiano disciplina. Bisogna essere professionisti in campo. In Champions vogliamo andare il più avanti possibile. Abbiamo creato una squadra che non deve fare bene solo in Italia".