Retroscena Inter-Roma: cosa è successo durante la trattativa e perché si giocherà domenica alle 15 

I funerali del Papa fermano il calcio: Como-Genoa slitta come il match di San Siro. I nerazzurri, imbottigliati tra derby e Champions, chiedevano di non giocare, poi dicono no alla deroga
Giorgio Marota
5 min

ROMA L’invito a fermarsi è stata una formula garbata per sensibilizzare la famiglia dello sport italiano. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, si è lasciato ispirare dal predecessore Gianni Petrucci: anche lui, nel 2005, “invitò” lo sport a fare un passo indietro dopo la morte di Giovanni Paolo II. Scongiurato lo scontro istituzionale, che ha vissuto solo una scintilla con la nota di protesta della Lazio «per la mancanza di uniformità della Lega», va detto che l’obbligo, pure se irrituale, per come si è conclusa la giornata sarebbe stato forse l’input più adatto da recapitare alle federazioni. Il buonsenso collettivo e di categoria, almeno per una volta, è infatti prevalso sulle esigenze dei singoli. Così sabato, per i funerali del Papa, anche gli stadi resteranno vuoti. Era già accaduto lunedì, il giorno della morte di Francesco.  

La trattativa per le partite

Tutti fermi anche il 26 aprile, dunque. Non si giocherà neppure Inter-Roma, la partita che ieri ha fatto dannare i dirigenti della Lega. Sette ore dopo l’appello di Malagò, la Serie A ha modificato il programma: la sfida, prevista sabato alle 18, è stata spostata a domenica alle 15. Como-Genoa passa invece da sabato alle 15 a domenica alle 12.30, mentre Lazio-Parma da sabato a lunedì sera. La rabbia dei biancocelesti è rimasta allo spostamento della gara odierna col Genoa: Lotito voleva portare i suoi a rendere omaggio al feretro del Papa. La delegazione si recherà in Vaticano domani.  Il nodo Inter-Roma non era facile da sciogliere. I nerazzurri, infatti, sono attesi da un calendario terribile: stasera il derby di Coppa Italia, poi il campionato nel weekend, in seguito la trasferta di Champions a Barcellona mercoledì, di nuovo la Serie A il 3 maggio e il ritorno coi blaugrana il 6. Giocare di domenica danneggerà certamente l’Inter, l’ultima italiana in semifinale di Champions: avrà meno riposo. Così i nerazzurri avevano chiesto il rinvio a data da destinarsi. Con due possibili soluzioni: recupero il 14-15 maggio in caso di eliminazione in Coppa Italia o la settimana successiva, tra il 18 e il 25, primo vero slot infrasettimanale disponibile. La Lega ha detto no: si rischiava di falsare la lotta scudetto. Pure la Roma non gradiva l’eventuale sovraccarico di impegni nella parte finale del campionato. Un conto, poi, è far scontare la squalifica di Bastoni e Mkhitaryan contro i giallorossi, un altro è far slittare la sanzione a Inter-Verona. Rivendicando l’autonomia che “l’invito” del Coni ha voluto garantire, Via Rosellini ha proposto di giocare il big match di sabato sera. A quel punto, però, sarebbe stata l’Inter - società, ma anche tecnico e squadra - a declinare. Il mondo intero si sarebbe indignato nel constatare che quello di San Siro fosse l’unico evento sportivo in Italia nel giorno delle esequie. 

Le parole di Abodi 

Ieri mattina il presidente del Coni ha incontrato il ministro per lo Sport, Abodi, poco prima del consiglio dei ministri che si è occupato proprio della gestione dei funerali di Francesco. Dal confronto è uscita una visione comune: fermiamo lo sport. A cdm concluso, il ministro Musumeci ha subito parlato di stop dei campionati e la nota di Palazzo H delle ore 13.30 è stata esplicita in questa direzione: «Invitiamo le federazioni, le discipline associate e gli enti di promozione a sospendere ogni evento sportivo in programma sabato 26 aprile». Nel pomeriggio la sottolineatura di Palazzo Chigi, con «l’invito a differire gli eventi sportivi o di intrattenimento programmati per il giorno del funerale». Nel momento topico della trattativa in Lega, Abodi è intervenuto al Tg Sport di Rai2: «Nel rispetto dell’autonomia e dei calendari, l’indirizzo è rispettare il lutto di sabato. Da qui a venerdì ogni evento dovrà tenere una certa sobrietà, con il lutto al braccio e il minuto di raccogliemento. Prima degli eventi verrà letto un pensiero del Santo Padre e verrà proiettata la sua immagine». 


© RIPRODUZIONE RISERVATA