Napoli: riecco Zapata, dall'ombra di Higuain a forza d'urto Atalanta

Il colombiano arrivò in azzurro dall'Estudiantes, per lui 53 presenze e 15 gol senza mai decollare oscurato dal Pipita. Poi l'Udinese, l'addio e Bergamo come consacrazione
Napoli: riecco Zapata, dall'ombra di Higuain a forza d'urto Atalanta© LAPRESSE
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BERGAMO - Il bomber coi muscoli sempre in mostra dopo un gol. L’attaccante con la valigia in mano in estate, tra il ritiro casalingo di Zingonia e il forte interesse da parte dell’Inter orfana di Lukaku. Ma trattenuto a tutti i costi da mister Gasperini. Senza tralasciare un infortunio al ginocchio che gli ha fatto saltare un mese di preparazione e due partite. Duvan Zapata però si è rialzato ancora una volta, caricandosi sulle spalle l’Atalanta nel momento più complicato e trascinando i suoi -5 dalla vetta. Il destino e il calendario, come al solito, delineano tutti i contorni: nel momento cruciale i nerazzurri affronteranno il Napoli, prima squadra del colombiano in Italia dopo l’avventura argentina con l’Estudiantes. 

PASSATO AZZURRO. Nonostante popoli e culture legati a doppia mandata dal nome sacro del futbol, Duvan non si è mai ambientato nel Napoli di Rafa Benitez anche a causa di un altro argentino, Gonzalo Higuain. Una presenza troppo ingombrante per poter crescere in un campionato totalmente differente da quello albiceleste. Nemmeno il prestito biennale all’Udinese aveva sortito l’effetto desiderato, con l’attaccante colombiano fuori dai piani anche di Maurizio Sarri. (...) Addio praticamente inevitabile dopo 15 gol in 53 presenze. Terminata la parentesi alla Sampdoria, tre anni e mezzo fa Zapata iniziò la sua carriera a Bergamo, con 23 reti in 37 gare nel 2018/19, ad oggi la sua miglior stagione con la maglia degli orobici. L’attuale stato di forma: 9 gol in 12 gare di campionato, con sette reti consecutive tra serie A e Champions League. Soltanto Vlahovic e Immobile hanno fatto meglio del classe 1991 nerazzurro. Delle 9 reti messe a segno, 4 sono state decisive, con 7 punti regalati alla Dea: l’ultima, quella più importante, siglata nella storica vittoria contro la Juventus. «È il momento migliore della mia carriera, mi trovo in una squadra che mi fa giocare bene, è un piacere essere qui», ha dichiarato al termine del match coi bianconeri.

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