Strepitosa Atalanta: con CDK e Scamacca vola in Champions per la quarta volta in 6 stagioni

A Lecce perfetta prova d'orchestra della Dea: il belga e l'azzurro firmano la trentesima vittoria stagionale che spalanca le porte del massimo torneo continentale. E adesso i nerazzurri sono pronti per la grande sfida al Bayer campione di Germania, che ha chiuso imbattuto la Bundesliga. A Dublino sarà una grande finale
Xavier Jacobelli
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Atalanta, missione compiuta. Vittoria a Lecce, la trentesima in 52 partite; quarta, storica qualificazione alla Champions League nelle ultime sei stagioni, tre anni dopo l'ultima; turnover ottimo e abbondante, squadra pronta per Dublino. È vero, il Bayer ha chiuso trionfalmente la Bundesliga, imbattuto e con 17 punti di vantaggio sullo Stoccarda secondo, inanellando il cinquantunesimo risultato utile consecutivo, sigillo di garanzia sul primo titolo in centovent'anni di storia del club di Leverkusen. Eppure, questa Dea lo rispetta, ma ha buone ragioni per non temerlo e per giocarsela il 22 maggio nella finale di Europa League. Non è un caso che il successo nel Salento sia stato firmato da De Ketelaere su splendido assist di Scamacca, a sua volta marcatore del raddoppio. Il belga e l'azzurro se l'intendono a meraviglia: al Via del Mare si è capito quanto Scamacca sia mancato all'Atalanta nella finale di Coppa Italia e quanto CDK abbia risentito della sua assenza. Se Gasperini chiedeva alla squadra una reazione immediata alla sconfitta con la Juve, l'ha avuta eccome.

Pensando al Bayer, l'allenatore ha cambiato per otto undicesimi la formazione iniziale rispetto all'Olimpico. Il primo tempo è stato equilibrato. I giallorossi, protagonisti di una salvezza da applausi, guadagnata con largo anticipo, in alcune circostanze hanno impensierito Musso, però sempre attento e preciso come quando, nel finale di partita, l'argentino ha deviato sul palo la punizione dell'ex Piccoli, smanioso di fare bella figura davanti alla squadra nella quale è cresciuto e che detiene la proprietà del suo cartellino.. All'inizio della ripresa, Gritti, in panchina al posto dello squalificato allenatore in prima, d'intesa con Gasp ha inserito subito Ederson e De Ketelaere, il quale ha immediatamente impresso il suo marchio d'autore. All'altezza della sua classe la progressione con cui ha vinto il duello con Gallo, fulminando Falcone grazie a un tocco delizioso, dopo essere stato servito in modo altrettanto pregevole da Scamacca.

Che, in meno di due minuti, non si è fatto pregare per anticipare Falcone in uscita. De Ketelaere: 14 gol in stagione e 9 assist; Scamacca: 18 gol in stagione e 7 assist. Una nuova dimostrazione di quanto le scelte atalantine sul mercato estivo 2023 siano state felici, tanto quanto la strepitosa stagione bergamasca: qualificazione alla Champions League con due turni d'anticipo (c'è anche il recupero con la Fiorentina, il 2 giugno), storica finale di Europa League, terza finale di Coppa Italia. A Bergamo, l'Età dell'oro non finisce mai.


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