Calabria e l'addio al Milan: "Situazioni spiacevoli. Sulla lite con Conceicao..."

Le parole dell'ex rossonero alla conferenza di presentazione con il Bologna: "Cercavo un ambiente con grande energia positiva, che negli ultimi tempi è mancata"

Una vita in rossonero terminata con le lacrime all'uscita da Milanello: ma ora Davide Calabria è pronto a rilanciarsi con il Bologna. Italiano lo ha portato in panchina in campionato contro il Lecce e in Coppa Italia contro l'Atalanta, manca solo l'esordio. Nella conferenza stampa di presentazione, il classe '96 ha parlato dell'addio non facile al Milan: “C’è stata un po’ di tristezza, ma so anche quanto ho dato per quella maglia. Ho scelto Bologna come nuova avventura perché credo ci sia del potenziale, il direttore mi ha fatto una buona impressione al telefono e anche vivendo qui ho trovato un ambiente piacevole, squadra ambiziosa che lavora tanto”.

Milan, le parole di Calabria sull'addio

Calabria ha continuato: “Negli ultimi mesi ci sono state cose che hanno creato difficoltà e situazioni spiacevoli. Oggi sono contento di stare qui. Non mi sono tolto un peso, ma sono in un ambiente che cercavo, sano, che ha voglia di fare, di lavorare nei migliori dei modi, con grande energia positiva che magari negli ultimi tempi è mancata. Lite con Conceicao? Non vorrei tornare a parlare di quello che è successo. Questa scommessa può far capire la mia ambizione, senza firmare contratti a lungo termine, voglio giocarmi le mie carte in campo, qui sono tranquillo. Giochiamo a calcio, è una questione di ambizione, di voler far bene, non ho fretta di parlare di cose a livello economico, sono sempre sceso in campo, questa è un’altra prova che il fattore economico è l’ultimo dei problemi, tornare a giocare come ho sempre fatto”.

 

 


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Bologna, Calabria si presenta: "L'ambiente vuole l'Europa. Nazionale? Ci penso sempre"

Calabria ha poi proseguito: "Non vedo l’ora di giocare contro il Milan, è una novità e io le novità le prendo in maniera positiva, sarà piacevole incontrare i miei ex compagni ma non per quell’ultima partita. De Silvestri lo conosco da una vita ha giocato tante partite anche più di me. Sono qui da una settimana mi sembra di essere qui da diversi mesi. Molti ragazzi li conoscevo già, ci sono tanti giovani ambiziosi, ho trovato un’ambiente che vuole l’Europa, gli ultimi anni li ho giocati in Champions League e voglio tornare a giocarci".

 

In conclusione, tra il ritorno in Nazionale e la lotta per l'Europa: "Voglio anche tornare in Nazionale. Ho scelto una piazza ideale per poter rilanciarmi e ripartire. La Nazionale è sempre un pensiero fisso. Europa? Siamo lì, nel giro di pochi punti tante squadre, quelle davanti viaggiano ad un ritmo importante, ci sono grandi squadre. Sono super abituato alla competizione interna, al Milan ci sono sempre stati più terzini, Conti, Dalot… venivano da grandi stagioni. È giusto così, è normale che ci sia come in ogni squadra che punta a far bene. Come mi ha detto il mister non sarà facile per me ma sono venuto qui per dimostrare il mio valore. È uno stimolo in più per tutti per far bene. Di allenamenti non ce ne sono stati tanti ma vedendo i ragazzi qualcuno avrà un grande futuro”.

 


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Una vita in rossonero terminata con le lacrime all'uscita da Milanello: ma ora Davide Calabria è pronto a rilanciarsi con il Bologna. Italiano lo ha portato in panchina in campionato contro il Lecce e in Coppa Italia contro l'Atalanta, manca solo l'esordio. Nella conferenza stampa di presentazione, il classe '96 ha parlato dell'addio non facile al Milan: “C’è stata un po’ di tristezza, ma so anche quanto ho dato per quella maglia. Ho scelto Bologna come nuova avventura perché credo ci sia del potenziale, il direttore mi ha fatto una buona impressione al telefono e anche vivendo qui ho trovato un ambiente piacevole, squadra ambiziosa che lavora tanto”.

Milan, le parole di Calabria sull'addio

Calabria ha continuato: “Negli ultimi mesi ci sono state cose che hanno creato difficoltà e situazioni spiacevoli. Oggi sono contento di stare qui. Non mi sono tolto un peso, ma sono in un ambiente che cercavo, sano, che ha voglia di fare, di lavorare nei migliori dei modi, con grande energia positiva che magari negli ultimi tempi è mancata. Lite con Conceicao? Non vorrei tornare a parlare di quello che è successo. Questa scommessa può far capire la mia ambizione, senza firmare contratti a lungo termine, voglio giocarmi le mie carte in campo, qui sono tranquillo. Giochiamo a calcio, è una questione di ambizione, di voler far bene, non ho fretta di parlare di cose a livello economico, sono sempre sceso in campo, questa è un’altra prova che il fattore economico è l’ultimo dei problemi, tornare a giocare come ho sempre fatto”.

 

 


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