CAGLIARI - In casa del Cagliari oggi è il Godin-day: il campione sudamericano, preso dall'Inter, ha parlato in conferenza stampa: "Ho scelto con il cuore, per la storia della mia famiglia: mi piace il Cagliari, è una squadra in crescita che ha bisogno di esperienza per crescere. Il tecnico ha avuto il suo peso nella scelta, così come Giulini e la sua ambizione. È stata una scelta sia sportiva che extra sportiva. Herrera è stato il primo a parlarmi di Cagliari, perché conosce bene il legame tra Cagliari e gli uruguaiani. Nandez mi chiamava ogni giorno (ride, ndr) per convincermi a venire qui".
"Io male in nerazzurro? Calcio italiano più difficile di quello spagnolo"
All'Inter qualcosa non è andato come doveva andare: "Son venuto qui con la voglia e l'entusiasmo di aiutare i miei compagni, contribuendo con tutto quello che posso ma imparando sempre dal mister. Ogni allenatore ha la sua idea di calcio e devo mettermi a disposizione. Nella mia carriera ho sempre giocato con una forma tattica diversa da quella che voleva il mister all'Inter: ho fatto fatica a capire cosa voleva lui, ho dato tutto me stesso e alla fine penso di aver capito. Penso di aver tirato fuori il meglio delle mie caratteristiche, poi in tanti mi hanno detto che il calcio italiano è diverso da quello spagnolo: non so dire in cosa, ma quello italiano è sicuramente più difficile".
"Il Cagliari mi ha dato fiducia e mi ha dato tutto quello che volevo per arrivare qui. Per il resto conterà soltanto il lavoro, per crescere sotto tutti i punti di vista: presidente e mister vogliono alzare il livello, ma bisogna farlo lavorando senza guardare troppo avanti perché è il campo a comandare. Il Mondiale 2022 è un obiettivo e un sogno, il club mi aiuterà in questo". Godin analizza la partita contro la Lazio: "Ho visto una squadra ordinata, pur avendo giocato contro due squadre complicate: è il risultato che comanda e lo sappiamo, ma stiamo allenandoci per migliorare e arrivare domenica contro l'Atalanta per conquistare i tre punti. Io sono a disposizione, deciderà il mister".
Sull'importanza della colonia made in Uruguay: "Siamo in 4, con Nandez siamo anche compagni di nazionale: è sempre importante avere compagni della tua stessa nazione, speriamo di ripetere le gesta del trio delle meraviglie Herrera-Francescoli-Fonseca". Prima di salutare Godin apre all'arrivo di Nainggolan: "Ho tanta voglia di rivedere qua Radja, lo vogliono tutti i tifosi del Cagliari e anche io vorrei averlo qui insieme a me, speriamo. Per il resto è una scelta sportiva ma soprattutto di vita, Sofia è nata qua e mi hanno parlato davvero tanto bene di questa città: mi sento come a casa, si deve stare bene nei posti dove si vive".