Il terzino brasiliano della Fiorentina Dodô è il protagonista della nuova puntata di My skills, format di Dazn in collaborazione con Ea Sport Fc 25, disponibile sull’app della stessa piattaforma. Nel corso dell’intervista, condotta da Valon Behrami direttamente al Viola Park, Dodô si è raccontato a 360°: dall’infortunio al sogno della nazionale brasiliana fino alla scommessa con il compagno Moise Kean: “A inizio anno ho fatto una scommessa con lui. È venuto da me e mi ha detto: ‘Ecco cosa ti regalo se mi fai 8 assist...'"
Dodô: "Il tunnel il mio dribbling preferito"
Così il terzino della Fiorentina sul suo stile di gioco: “Prima facevo l’esterno alto, conosco benissimo come si lavora su tutta la fascia destra. Per me è più facile dribblare quando arrivo in corsa, tenendo il pallone vicino al piede. Mi piace sempre avere due opzioni: andare verso l’interno oppure sul fondo ma aspetto sempre l’ultimo passo del difensore prima di decidere cosa fare. Ho un dribbling tutto mio che mi piace, quando attraggo all’indietro il difensore e poi porto improvvisamente avanti il pallone con il piede sinistro. L’ho fatto con Theo quest’anno. Però il tunnel resta il mio dribbling preferito, ne ho fatto uno bellissimo contro il Parma e poi un altro a Empoli.”
Dodô e la scommessa con Kean
Poi il brasiliano svela un retroscena che vede coinvolto il suo compagno Moise Kean che sta vivendo un grande momento in termini di gol realizzati: “A inizio anno ho fatto una scommessa con Kean. È venuto da me e mi ha detto: ‘Se mi fai 8 assist, ti regalo una vacanza’. Vediamo, sto ancora aspettando, gli ho regalato tanti bei palloni ma niente ancora (ride). La stagione però è lunga. Livello alto, però: mi ha detto che posso andare alle Maldive o New York con tutta la famiglia.”
"Leao il più difficile da marcare"
Dodô è un giocatore a cui piace attaccare, ma è sempre un difensore laterale e, in quanto tale, ha l'arduo compito di tenere a bada le ali più veloci della Serie A e non solo. Il brasiliano non ha dubbi su chi sia il più difficile da marcare: “Leao, perché ha un passo incredibile. È davvero difficile marcarlo. Con lui è meglio se entro subito deciso quando è di spalle per non farlo girare, perché se si gira, è dura. Quest’anno la situazione con il Milan è stata questa: Theo gli passava il pallone e io entravo sempre forte per non farlo girare. È passato solo una volta ma è andato in porta.”
Sul rapporto con Palladino
Il numero 2 viola ha poi spiegato quanto Palladino lo abbia aiutato a crescere come calciatore: “Il mister ha fatto alzare il mio livello di gioco. Mi ha detto: ‘Dodò, tu hai una forza e una corsa incredibile per arrivare sul fondo ma prova anche a palleggiare con un centrocampista per saltare l’uomo. Prova a fare un passaggio corto e andare in profondità’. E io mi trovo benissimo con le soluzioni che mi ha dato.”
"Cafù, Maicon e Alves i miei idoli: cossa gli ruberei"
La lista dei terzini brasiliani che hanno fatto la storia del calcio è davvero lunga, ma Dodô ama ispirarsi a tre in particolare, ecco perché: “A Cafu ruberei l’attitudine difensiva, era anche un grande marcatore. A Maicon la capacità di segnare e vedere la porta anche da posizioni impossibili. Poi Dani Alves: da lui prenderei la qualità, sapeva giocare ovunque, anche a centrocampo. Faccio una classifica: primo Cafu, perché ha vinto tanto anche con la Nazionale, poi Dani Alves e Maicon.”