
FIRENZE - Nella serata di ieri Moise Kean è tornato a Firenze dopo la settimana trascorsa lontano dall'Italia per via di alcune questioni legate alla sfera personale. Raffaele Palladino aveva annunciato nella conferenza stampa di ieri l'altro, al Franchi, che l'ex Juventus sarebbe rientrato a inizio settimana per potersi rimettere a disposizione del gruppo nell'ottica di recuperare la forma migliore. Anche perché il centravanti ha saltato una settimana piena di allenamenti, quindi non è scontato che riesca a scendere in campo da titolare giovedì a Siviglia. L'auspicio del tecnico (e dei tifosi in genere) è di poterlo impiegare dal primo minuto contro il Betis di Manuel Pellegrini, allo stadio Benito Villamarín.
Fiorentina, Palladino chiama Kean
Nella giornata di oggi ci sarà un confronto chiarificatore tra Palladino e Kean. I due prima di tutto si aggiorneranno su quanto è accaduto negli ultimi sette giorni. Ricordiamo che l'allenatore viola è rimasto in contatto costante con la punta di Vercelli, che malgrado le ovvie complicazioni del caso «ha fatto sentire il suo affetto anche a distanza». Ma è chiaro che il colloquio atteso nelle prossime ore al Viola Park servirà al tecnico soprattutto per capire in linea di massima quante possibilità ci siano per schierarlo dall'inizio. Non c'è solo una componente atletica, ma pure psicologica. Altrimenti il classe 2000 non sarebbe stato sommerso dai messaggi di solidarietà dei propri compagni di squadra, così come il direttore sportivo Daniele Pradè non avrebbe dichiarato: «Speriamo che torni con la stessa voglia che aveva prima».
Kean, fiducia per Siviglia
Senz’altro il ritorno agli allenamenti è un punto di partenza da non sottovalutare. E che trasmette una certa speranza, nonostante sia prematuro parlare di ottimismo. L'impiego di Kean da titolare resta in forse: con ogni probabilità sarà decisivo il confronto di oggi con Palladino. Nel caso in cui lo staff debba fare a meno del centravanti, se non a gara in corso, ne beneficerà il tandem formato da Gudmundsson e Beltran. In alternativa si scalda Zaniolo, che nel corso dei mesi è stato utilizzato come prima punta, forse a discapito del suo rendimento - lo ha ammesso Palladino - sta di fatto che è così. Difficile, per non dire assurdo, che il tecnico scelga di promuovere il classe 2006 Maat Daniel Caprini in semifinale di Conference League.
Palladino, le scelte di formazione
C’è da credere che Palladino schiererà i titolari, al di là delle scelte forzate. Solito 3-5-2. In porta De Gea, con buona pace di Terracciano che probabilmente ha già terminato la stagione. In difesa si scalda Comuzzo, di rientro dopo le panchine che gli sono state riservate in campionato, assieme a Pongracic e Ranieri. A centrocampo, e in particolare sulla fascia destra, potrebbe essere confermato Folorunsho (in caso contrario è pronto Parisi). Nel cuore del reparto sono previsti Mandragora, Cataldi e Fagioli. Sulla corsia di sinistra è atteso Gosens. Davanti, come detto, riecco Gudmundsson con uno tra Kean, Beltran e Zaniolo. Un dubbio che potrebbe essere risolto oggi se l'allenatore campano riscontrasse i presupposti per impiegare fin da subito il centravanti titolare.