Spalletti: «Conte? Le voci non ci spostano di un millimetro»

Il tecnico nerazzurro ha parlato dell'ex ct che può sostituirlo sulla panchina dell'Inter il prossimo anno. "Adesso dobbiamo solo conquistare la qualificazione alla Champions. Nessuno pensa al mio futuro: conta solo il presente della società".
Spalletti: «Conte? Le voci non ci spostano di un millimetro»© ANSA
Andrea Ramazzotti
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INVIATO AD APPIANO - Antonio Conte e l’Inter che verrà rimangono in un angolo. Per Luciano Spalletti non contano perché il tecnico nerazzurro alla vigilia della gara di domani sera contro il Chievo è concentrato solo sul presente.

Spalletti, come ha visto la sua squadra in settimana?
L’ho vista come nelle ultime settimane: calciatori che si allenano in maniera corretta perché hanno la possibilità di riportare un’altra volta l’Inter in Champions League.

Che Chievo si aspetta?
Noi dobbiamo vincere le partite cercando di essere migliori dei nostri avversari, non facendoli diventare peggiori. Ognuno mette dentro una partita le sue qualità e poi si vedrà che partita verrà fuori.

Come pensa di sostituire Brozovic?
E’ già successo di giocare senza di lui e di vincere. Borja Valero ha fatto vedere di saper impostare da regista puro, Gagliardini ha sempre meritato di essere scelto di nuovo la volta successiva, Vecino ha grandi potenzialità e poi c’è Joao Mario che ha notevole qualità tecnica e potrebbe essere pure un regista.

I tifosi saranno tanti anche stavolta. Si aspetta da loro un contributo particolare?
Loro sanno cosa vogliono e che noi si faccia durante la partita. Faremo a tutti grandi complimenti per esserci stati vicini tutto l’anno: insieme siamo più forti.

E’ aumentata la pressione di giocare dopo i risultati di Atalanta, Milan e Torino?
E’ difficile far aumentare la pressione a chi vive nell’Inter, in una squadra di un livello come il nostro. Qui c’è sempre un obiettivo superiore da raggiungere e non puoi mai stare tranquillo. E’ normale che i nostri avversari abbiano vinto ed è normale che noi cercheremo di vincere la nostra sfida. Sarà una gara difficile perché nel calcio soprattutto quando vai ad affrontare male una partita difficilmente vinci. Ci vorranno tutte le qualità che abbiamo.

Come si prepara un match così importante con tutte le voci su Conte suo successore?
Se giornali così importanti stanno scrivendo da mesi che non sarò più qui, sicuramente hanno i loro buoni Robert Redford motivi, ma non ci sposta un millimetro del nostro tentativo di raggiungere l’obiettivo. Per noi c’è solo una strada: vincere le partite e riportare l’Inter in Champions League. E’ solo questo l’obiettivo dei calciatori: nella loro testa non c’è Spalletti o altri allenatori, ma solo la voglia di centrare la Champions, un obiettivo che sarebbe molto importante.

Qual è il grande rischio alla vigilia di una gara come domani?
Quello di non riuscire a vincere, di non metterci tutte le qualità che possediamo. Dobbiamo cercare di scongiurare questo rischio lavorando in settimana in un certo modo. La nostra squadra è preparata ad affrontare qualsiasi avversario, ma poi sarà lo scorrere della partita a determinare se siamo pronti

L’idea di raggiungere quota 72 punti è uno stimolo in più oppure pensa solo alla qualificazione alla Champions?
Non cambia molto. A me stimola la partita di domani, per la partita successiva se ne andrà a parlare la prossima settimana…

Perché nel girone di ritorno la squadra ha avuto una flessione di rendimento e di punti conquistati?
Tutte le squadre hanno creato più problemi rispetto all’andata alle big. Ci sono squadre che hanno tolto punti a quelle che lottavano in alto e c’è più equilibrio. Per questo diventa fondamentale raggiungere la quarta posizione. Con che punteggio conta poco, ma conta la quarta posizione.

Se l’Inter dovesse chiedere il campionato al terzo posto, migliorando il quarto posto della scorsa stagione, vivrebbe la mancata conferma come un tradimento da parte della dirigenza?
Non mi interessa e non ci interessa. Il mio futuro non ci interessa. Idem l’Inter che verrà. E’ l’Inter di adesso che interessa a tutti. A tutti i 60.000 che ci saranno domani sera. E queste persone verranno per dare un contributo a vincere questa partita. Non è interessante per nessuno portare davanti agli occhi di tutti qualcosa di diverso rispetto al momento: ci interessa l’allenamento di oggi e la partita di domani. Ieri ci siamo allenati bene. Sono queste cose che ci permetteranno di vivere un altro anno la Champions.

Perché ha fatto giocare poco Gagliardini?
E’ un calciatore di ottimo livello come i suoi compagni di squadra e ho una rosa molto equilibrata e con elementi forti. Ho possibilità di scelta anche domani che non avremo Brozovic.


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