Conte: «Voglio una grande Inter. Il Barça non fa regali»

Il tecnico nerazzurro ha parlato alla vigilia della sfida di San Siro contro i blaugrana che, pur qualificati, scenderanno in campo per dare il massimo. "Diamo tutto e poi vedremo come finirà. Non dobbiamo avere recriminazioni. Da tutti i settori dello stadio mi aspetto energia positiva dal 1' all'ultimo minuto".
Conte: «Voglio una grande Inter. Il Barça non fa regali»© ANSA
Andrea Ramazzotti
6 min

INVIATO AD APPIANO - In una sala stampa gremita Antonio Conte ha parlato della gara contro il Barcellona sottolineando le difficoltà della gara, ma ha chiesto all’Inter di giocare a testa alta e senza paura.

Conte, è la partita più importante della sua gestione all’Inter?
E’ una partita importante perché ci giochiamo il passaggio del turno e la qualificazione in Champions. E’ un momento importante per noi perché se riavvolgiamo il nastro, quando ci sono stati i sorteggi, si parlava di un girone molto difficile per l’Inter. Il fatto di essere arrivati all’ultima giornata con la possibilità di giocarci la qualificazione in casa ci deve dare orgoglio e determinazione. Con un risultato positivo o con lo stesso risultato del Dortmund andremo al prossimo turno. Sarebbe importante per tutti, per i giocatori e per l’ambiente, perché tanti di noi, io per primo che sono alla quarta Champions, non siamo grandi frequentatori della Champions.



E’ positivo che il Barcellona sia già qualificato oppure il Barcellona, anche se qualificato, può essere comunque pericoloso?
Stiamo parlando del Barcellona, una delle squadre più forti al mondo, con una rosa tra le più importanti in circolazione. Il Barcellona vuole vincere ogni anno tutte le competizioni e ha una rosa di 22 giocatori molto forti. Da parte loro c’è la serenità del primo posto, ma anche di giocarsi la partita senza grandi pressioni. Questo è un aspetto positivo perché la pressione può appesantirti le gambe e crearti dei problemi. Noi dobbiamo affrontare la partita nel giusto modo e non avere recriminazioni alla fine. Diamo tutto e poi vediamo, fermo restando che a volte può non bastare.

Qual è l’obiettivo dell’Inter in Champions?
Parlare ora di obiettivi non ha senso. Vogliamo arrivare a Natale nel miglior modo possibile. Domani affrontiamo il Barcellona, non l’ultima squadra, e lo facciamo in casa nostra con la certezza in caso di vittoria di andare avanti. Questo ci deve dare entusiasmo e stimoli, oltre alla pressione. Abbiamo bisogno di queste partite per crescere. Bisogna vivere alla giornata.



All’andata per 65’ avete fatto meglio del Barcellona. Quanto è cambiata rispetto ad allora l’Inter?
Sono passati due mesi e sicuramente la squadra ha affrontato altre partite e ci sono stati altri step nel nostro processo di crescita. A Barcellona giocammo una grande partita, con personalità, coraggio e voglia, ma loro vinsero il match con giocate importanti. Da allora è passato un po’ di tempo e cambieranno gli interpreti rispetto alla partita d’andata perché noi abbiamo degli infortuni. Prepareremo la partita cercando di esaltare le nostre caratteristiche e di limitare quelle degli avversari. Sarà una sfida difficile. Se pensiamo di non soffrire il palleggio del Barcellona saremmo degli stolti: dovremo essere coraggiosi nel portare il pressing e poi attaccare per cercare di far loro male quando ne avremo la possibilità.

Che risposta si aspetta da San Siro? Può essere un fattore in più?
Ci aspettiamo energie positiva dal nostro stadio, da tutti i settori e in qualsiasi momento del match. C’è un ostacolo molto grande e sono sicuro che arriverà per i ragazzi. Affrontiamo questa partita con l’intento di andare tutti, tutti (lo ripete due volte, ndr) al prossimo turno: i calciatori e i tifosi sugli spalti. Bisogna perseguire questo traguardo prestigioso tutti insieme.


Arrivate al match contro il Barcellona con il primo posto in campionato, ma con diverse assenze. Quale pesa di più di questi due fattori?
Stiamo convivendo con questa situazione (si riferisce agli infortunati, ndr) da un po’ di tempo e l’aspetto positivo di questa situazione è che tanti ragazzi si stanno responsabilizzando ancora di più, stanno crescendo come singoli per colmare le difficoltà che stiamo avendo come rosa. Mancano tre partite prima della sosta di Natale e questo mini ciclo lo stiamo vivendo nel giusto modo. Dobbiamo continuare così e dare tutto quello che abbiamo, anche qualcosina di più. Domani è una partita senza seguito se non vinceremo o se non otterremo lo stesso risultato del Dortmund. Per questo tutti insieme dobbiamo andare oltre l’ostacolo. Nelle difficoltà dovremo esaltarci o quanto meno uscire a testa alta da questa gara, dopo aver dato tutto.

All’andata a Barcellona non fu soddisfatto dall’arbitraggio. Si aspetta più rispetto per la sua Inter?
Io chiedo sempre rispetto per me e per la mia squadra. E’ inutile tornare indietro e guardarsi indietro: bisogna sempre guardare avanti. Domani sarà un’altra partita e l’obiettivo è il campo. Lì vogliamo passare il turno. Il resto verrà da sé.


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