Conte come Mourinho: ecco le similitudini con l'Inter del triplete

Ai suoi ha detto: non parte e non arriva nessuno. Così vuole compattare ancora di più lo spogliatoio
Conte come Mourinho: ecco le similitudini con l'Inter del triplete
Andrea Ramazzotti
3 min

MILANO - Lo Special One del passato e quello del presente. José Mourinho e Antonio Conte. Due facce della stessa medaglia nerazzurra, due tecnici che nelle loro carriere non si sono certo "amati", ma che gli interisti amano. Dal 2000 in poi, insieme a Roberto Mancini, sono gli unici che sono stati capaci di vincere 8 partite di Serie A consecutive. Un record importante che il tecnico di Lecce ha festeggiato domenica battendo il Crotone e mettendo la freccia rispetto a Stramaccioni, Pioli e Spalletti che si erano tutti fermati a 7. L’ex ct è andato oltre e, anche se il 6-2 ai calabresi non è stato sufficiente per salire al primo posto in classifica, ieri la soddisfazione ad Appiano Gentile era palpabile. Domani a Genova proverà a sorpassare anche il mito portoghese che dopo le 8 affermazioni nell’autunno 2008, iniziò il 2009 pareggiando a San Siro contro il Cagliari e interrompendo la serie. Antonio, invece, non vuole fermarsi e punta ad andare oltre. Per il momento, diciamo, a salire a quota 9 per poi presentarsi agli scontri diretti contro Roma (domenica) e Juventus (7 giorni più tardi) nelle condizioni psicologiche ideali. E questo indipendentemente dai risultati del Diavolo. Ma come ha fatto Conte a costruire una squadra “d’acciaio”, un gruppo che poteva sfaldarsi dopo l’euro-fallimento e che invece ha iniziato a marciare a un passo mai tenuto nell'ultimo anno e mezzo?

Aspetto psicologico

L’aspetto tattico e quello psicologico vanno di pari passo ed entrambi hanno avuto un’importanza basilare. Conte è un “martello” che dai suoi riesce a tirar fuori il massimo. Come hanno certificato i giocatori nelle loro interviste, il suo arrivo all’Inter non lo ha cambiato. E non è diverso neppure rispetto alla scorsa stagione perché continua a chiedere sempre il massimo. In ogni singolo allenamento. Rispetto al passato, però, in questo 2020-21 ha dovuto fare i conti con la stanchezza di una squadra che aveva finito il 2019-20 il 21 agosto, per giunta con una finale di Europa League persa. [...]

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