BOLOGNA - L'Inter di Antonio Conte vince 1-0 a Bologna, ottiene il nono successo consecutivo in campionato e tenta lo strappo decisivo per lo scudetto. I nerazzurri, da stasera, hanno 8 punti di vantaggio sul Milan secondo in classifica con una gara in più da giocare rispetto alla formazione di Pioli. "Vittoria diversa dalle altre? È inevitabile che più ci si avvicina alla fine, più ogni vittoria diventa pesante - le parole di Conte a Sky - Vincere su un campo come quello del Bologna ci fa fare un grande passo in avanti. Loro sono un’ottima squadra con un allenatore molto bravo. È stata una giornata lunga oggi per noi. È cominciata alle 12.30 in albergo. Ho guardato il Milan e il Sassuolo contro la Roma. La Juve no perché eravamo in pregara. Giocare dopo tutti non era semplice però complimenti ai ragazzi perché dopo le nazionali è difficile e loro ci hanno messo giusta attenzione e spirito giusto. Ma è una vittoria che va suggellata nella prossima gara”.
Conte: "L'Inter mi ha chiamato per cambiare la storia"
Conte però non vuole ancora sentir parlare di scudetto: "Lo scudetto si deve conquistare sul campo. Bisogna arrivare primi, o quantomeno dev'esserci una matematica ad assegnarlo. Mancano dieci partite da giocare, alcune avversarie ne hanno nove: sappiamo che è ancora lunga, ci sono 30 o 27 punti da assegnare. È inevitabile vedere qualcosa, noi lo vediamo più vicino, altri lo vedono più lontano, ma vediamo tutti la stessa cosa, solo a distanza diversa. Sta a noi continuare a fare questo percorso e meritare il primo posto, che penso sia meritato". Il traguardo è vicino: "L'Inter mi ha chiamato per cambiare la storia degli ultimi anni. L'obiettivo era in tre anni riuscire a vincere o a costruire qualcosa di credibile e dare orgoglio ai tifosi. Alcune cose sono cambiate dall'avvio del percorso, ma dobbiamo rimanere concentrati sul lavoro e pensare ad incidere dove possiamo farlo. Così stanno facendo i ragazzi, quello che succede all'esterno ci deve interessare ma non possiamo influire".
Conte e la simbiosi con i suoi uomini
Sul rapporto con i suoi giocatori, Conte spiega: "Io penso che si sia creato qualcosa di veramente bello tra me, staff e calciatori. Loro sanno che io sono una persona coerente, che non guardo il più piccolo, il più grande o il nome. Loro sanno che c’è sempre una scelta dovuta per fare il meglio all’Inter. C’è rispetto, si è creata questa simbiosi. Ora sarebbe bello portare qualcosa di importante in una stagione non facile e dare una soddisfazione ai tifosi dopo tanti anni".