L'Inter è un bunker e in Europa non ha rivali

Inzaghi ha già superato il primato stagionale del City (stop a 5) e il 6 gennaio alla ripresa punta all’allungo nel match con il Bologna
2) Handanovic (Inter): 31 gol subiti, 42 presenze, 0,74 media gol subiti© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
4 min

L'Inter è la regina d'Europa dei clean sheet consecutivi e, grazie al'1-0 di mercoledì a San Siro contro il Torino è salita a quota 6 incontri filati senza reti al passivo. Nel 2021-22 nessuno ha fatto meglio rispetto agli uomini di Inzaghi che per altro hanno la possibilità di allungare la loro striscia il 6 gennaio, alla ripresa del campionato sul campo del Bologna. Il sesto match consecutivo nel quale Handanovic non ha raccolto palloni nella sua rete ha già permesso di superare il primato stagionale del Manchester City che si è fermato a 5. In Italia come numero di clean sheet nel girone d'andata comanda il Napoli (10), ma l'Inter è subito dietro (9); in Europa, invece, guidano gli uomini di Guardiola (11).

Inter, che muro in difesa!

Anche lo scorso anno l'Inter aveva una fase difensiva di ferro. Merito del lavoro sulla linea a 3 di Antonio Conte e dei sincronismi perfetti creati tra i vari reparti. Chi temeva che l'arrivo di Inzaghi al posto dell'ex ct potesse far inceppare gli ingranaggi dell'orologio si sbagliava di grosso: dopo qualche incertezza iniziale, i nerazzurri hanno riscoperto una affidabilità difensiva eccezionale e abbindola al miglior attacco del torneo (49 reti frutto di 330 tiri, altro primato), hanno rimontato 7 punti di distacco al Milan e al Napoli, ora rispettivamente distanziate di 4 e 7 lunghezze. E' innegabile che la produzione offensiva abbia dato un contributo pesante per racimolare 104 punti (record) nelle 43 gare di serie A disputate nell'anno solare 2021, ma è stata soprattutto la solidità del pacchetto arretrato negli scontri con le medio-piccole a fare la differenza, a evitare di lasciare per strada punti preziosi

Inter, è super Handanovic

Ad inizio di stagione il numero 1 sloveno era finito nel mirino della critica per qualche incertezza di troppo, ma almeno da un paio di mesi si sta rendendo protagonista di interventi decisivi. Il fantasma di Onana, già preso per la prossima stagione, e la trattativa non ancora iniziata per il rinnovo del suo contratto in scadenza a giugno non lo disturbano. Handanovic sta semplicemente facendo ciò che, da quasi un decennio, ha sempre fatto all'Inter, ovvero interventi spesso salva risultato. Una mano gliela sta dando il resto della squadra e in particolare la difesa a 3, nella quale ai titolari Skriniar, De vrij e Bastoni, si sono alternati D'Ambrosio, Ranocchia e il jolly Dimarco. Rispetto alla scorsa stagione là dietro c'è stato un maggiore ricambio di uomini ma soprattutto hanno pagato i meccanismi oliati dagli allenamenti di Inzaghi e le coperture preventive di Barella, Brozovic e degli esterni (ottimi Darmian e Dimarco, super Perisic, in crescita esponenziale Dumfries che ha imparato i movimenti in fase di non possesso e ora mostra tutta la sua prepotente fisicità). Nonostante un baricentro più alto e una squadra che rischia di più aggredendo gli avversari, l'Inter ha subito meno reti rispetto alla fine dello scorso girone di andata. E ha pure totalizzato 5 punti in più...Finora dunque, i conti per l'ex allenatore della Lazio stanno tornando e l'obbiettivo, alla riprese del torneo, è quello di continuare sulla stessa strada per vincere la seconda stella, magari fregiandosi pure del titolo di miglior difesa della serie A.


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