Dzeko: "Non mi aspettavo di lasciare la Roma dopo l'arrivo di Mourinho"

Il centravanti bosniaco dell'Inter è fiducioso in vista dell'ottavo di finale di Champions League contro i Reds. Ed allontana l'ipotesi dell'addio al calcio
Dzeko: "Non mi aspettavo di lasciare la Roma dopo l'arrivo di Mourinho"© ANSA
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Intervistato dal 'Daily Mail' a poche ore dalla delicata sfida sul campo del Napoli, nella quale l’Inter si giocherà il primato in classifica una settimana dopo la sconfitta nel derby, Edin Dzeko ha parlato dei retroscena del proprio arrivo in nerazzurro dalla Roma, concretizzatosi subito dopo la partenza di Romelu Lukaku in direzione Chelsea e delle prospettive stagionali della squadra che punta a bissare lo scudetto del 2021, per quello che sarebbe il 20° tricolore della storia nerazzurra e il primo titolo della carriera italiana di Dzeko.

Dzeko, il retroscena sull'arrivo all'Inter e il colloquio con Mourinho

Il centravanti bosniaco ha raccontato alcuni retroscena sul proprio arrivo all'Inter e sulle modalità del distacco dalla Roma: “Questa estate è stata la prima in cui mi sono detto 'Non andrò via'. L'anno prima c'era stato qualcosa con la Juve, due anni fa era quasi fatta con l'Inter era quasi fatta. Questa estate non mi aspettavo di lasciare Roma dopo l'arrivo di Mourinho. Ho parlato con lui quando è arrivato, sapendo che avevo un anno di contratto e gli dissi che ero pronto a dare tutto chiedendogli però anche se avessi potuto valutare eventuali proposte essendo a scadenza l’anno dopo. Nei giorni successivi la Roma ha preso Abraham e l'Inter si è fatta avanti". 

Edin Dzeko lancia la sfida al tabù Liverpool

Centrato il pass per gli ottavi di Champions League, l'urna non è stata benevola con l'Inter, che dopo un primo accoppiamento con l'Ajax si è vista accoppiata con il Liverpool nel famoso "sorteggio bis". Sfidando i Reds Edin Dzeko ritroverà gli ex compagni alla Roma Alisson e Salah e Milner, con il quale ha giocato al Manchester City: "Il Liverpool è favorito e lo sappiamo, ma le partite vanno giocate. Siamo una grande squadra, non la tipica italiana che sta tutta dietro, anche se in queste partite sappiamo quanto sia importante difendere benissimo. Prima della partita parlerò con Salah e con Alisson, ma non dimentico Milner, al quale devo il primo gol segnato con il City. Su Salah dico che nel mio piccolo l'ho aiutato a diventare quello che è ora. Abbiamo avuto grandi momenti a Roma: andavo in profondità e gli aprivo gli spazi per la sua velocità, è un ragazzo che merita i traguardi che ha conquistato. E lo stesso vale per Alisson. Siamo stati due anni e mezzo insieme e siamo arrivati in semifinale di Champions prima che il Liverpool ci sconfisse”.

"Ritiro? Non ci penso, la carriera è una sola..."

Dzeko si è infine detto ottimista sulle prospettive stagionali della squadra, per poi allontanare l'ipotesi dell'addio al calcio a breve termine: "Nessuno si aspettava di vedere l'Inter nella posizione in cui è adesso, ma io quando sono arrivato non avevo alcun timore. Stiamo andando bene, speriamo di continuare così, intanto abbiamo vinto la Supercoppa dopo dieci anni e siamo arrivati agli ottavi di Champions dopo dieci anni. Il ritiro? Qui lavoro come non mi era mai successo prima. Prima e dopo l'allenamento, faccio un lavoro molto importante per prevenire gli infortuni. Il ritiro? Ho parlato tanto con alcuni ex compagni che si sono ritirati presto. Dopo sei mesi si erano pentiti. La carriera è una sola e questa è la mia più grande motivazione, voglio continuare a giocare ancora a lungo”.


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