Inzaghi: "Come una finale. Voglio una prova da Inter"

Il tecnico nerazzurro in conferenza stampa ha sottolineato: "La squadra nell'ultimo mese e mezzo ha raccolto meno, ma vedo una crisi di gioco. Ho fiducia e so che i ragazzi non mi deluderanno. Brozovic è importante. Le critiche? So distinguere quelle costruttive da quelle fatte ad arte".
Inzaghi: "Come una finale. Voglio una prova da Inter"© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
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INVIATO AD APPIANO - Nonostante i sette punti conquistati nelle ultime sette giornate e la testa del campionato che si è allontanata, Simone Inzaghi continua a credere nella sua Inter e sente che quella di domani sera contro la Juventus può essere il match della svolta.

Inzaghi, che partita sarà?
Molto importante e non poteva esserci gara migliore per dare un segnale forte all'ambiente e a noi stessi.

Come ha visto Brozovic in questi giorni?
Tutti quanti sappiamo dell'importanza di Brozovic. Marcelo nel suo ruolo è fondamentale, ci è mancato tanto e oggi insieme a De Vrij farà tutto l'allenamento con gli altri. Il fatto che sia con noi è un recupero chiave.

Che motivazioni ha visto nei ragazzi?
Siamo stati tutti insieme solo negli ultimi due giorni. Tocca a noi con rabbia e carattere fare di più. Sapevamo dove eravamo un mese e mezzo fa, poi abbiamo perso posizioni e punti. Con corsa, aggressività e consapevolezza dovremo giocare contro un avversario difficile e disputare una partita piena di carattere.

Come mai c'è stata questa frenata, questi sette punti in sette partite?
Tutte le squadre di vertice hanno avuto questi momenti difficili. Il nostro è coinciso con il doppio confronto con il Liverpool e il derby perso. Avrei messo la firma ad essere in questa posizione, con una Supercoppa in bacheca, il raggiungimento degli ottavi di Champions, la semifinale di Coppa Italia e uno dei primi quattro posti in classifica, l'obiettivo di inizio stagione.

Cosa si aspetta a Torino?
Il risultato perché per quanto riguarda le prestazione, gli ultimi dati ci dicono che abbiamo creato tanto. C'è delusione per i risultati e ora vogliamo fare punti. Ci aspettano 9 finali e quella di domani è la più impegnativa per noi.

Sta preparando la partita in maniera diversa rispetto al solito?
Juventus-Inter è il derby d'Italia ed è molto sentito. Ci vuole una grande prestazione, ma poi ci saranno altre 8 partite e molti punti in palio.

Sente un po' troppa negatività attorno all'Inter?
Le critiche fanno parte del nostro mestiere e vanno accettate. Io ho l'intelligenza di distinguere le critiche costruttive da quelle costruite ad arte. Quest'ultime non le prendo in considerazione.

L'Inter arriva a Torino con lo scudetto sul petto. Può pesare?
Sì. Al di là dello scudetto sul petto, ci siamo trovati di fronte la Juventus in una finale di Supercoppa e abbiamo vinto. Affrontiamo una squadra che è in un ottimo momento, che ha fatto una striscia che l'ha rimessa in una posizione dove merita.

C'è qualche giocatore della Juventus che temete particolarmente?
La Juve la conosciamo bene. A gennaio con Vlahovic e Zaharia hanno fatto investimenti importanti e si sono migliorati. La Juventus era già una grande squadra prima, ma ora con Vlahovic lo è ancora di più. Là davanti hanno attaccanti da tenere in grande attenzione.

Ha parlato di un approccio sbagliato alle gare contro il Torino e la Fiorentina. Cosa ha detto alla squadra per non ripetere quegli errori?
Gli approcci contro Fiorentina e Torino non mi sono piaciuti, ma in quelle due partite abbiamo comunque disputato due ottimi secondi tempi. A Torino contro la Juve dovremo approcciare meglio la gara perché sarà determinante partire bene.

Conte a giugno decise di lasciare di fronte alle difficoltà economiche della società. Lei tra tre mesi cosa farà se ci saranno ancora difficoltà di questo tipo?
Noi allenatori dipendiamo dai risultati e dalla prestazioni. Io sono stato contento di aver ereditato una squadra che aveva vinto lo scudetto e che avrebbe perso due elementi importanti. Il grande lavoro fatto con il mio staff ha alzato le pretese nei confronti dell'Inter. Nonostante siamo in un corsa per tutto, sono arrivate critiche. Ora cerchiamo di finite la stagione da grande squadra.

Come sta Barella?
In questi giorni ha lavorato bene come tutti i reduci dalle nazionali che hanno subito una grande delusione. Devono lasciarsele alle spalle e pensare solo a un match importante come quello di Torino.

Cosa ha pensato quando Allegri anche due settimane fa ha ripetuto che l'Inter è la favorita per lo scudetto?
Credo che abbia espresso la sua opinione, come prima. Con lui c'è massimo rispetto reciproco. E la propria idea si può esprimere senza problemi.

Il fatto che lei ha sconfitto la Juventus più volte può essere una carta in più?
L'importanza della gara con la Juventus ti carica. Noi abbiamo trascorsi recenti importanti, con una vittoria in Supercoppa e co il pareggio in campionato all'andata che è maturato con un rigore per loro nel finale. Anche se siamo in trasferta abbiamo il dovere di fare una prestazione da grande Inter.

Quanto mancano i gol dei centrocampisti?
Il discorso è generale. L'indice di pericolosità nelle ultime giornate è rimasto lo stesso di novembre, dicembre e gennaio. Stiamo lavorando sui nostri difetti per migliorarci e tornare quelli di gennaio.


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