Vidal fa il "sindacalista": "Si gioca troppo, il calcio non è schiavitù"

Il centrocampista cileno, intervistato dal sindacato internazionale dei calciatori, ha affrontato il delicato tema del crescente numero di gare stagionali, che mette a rischio salute e carriera dei giocatori
Vidal fa il "sindacalista": "Si gioca troppo, il calcio non è schiavitù"© Inter via Getty Images
2 min

Nonostante i 35 anni appena comoiuti, e la recente delusione per la mancata qualificazione del Cile al Mondiale 2022, Arturo Vidal sembra ben lontano dall’idea di lasciare il calcio giocato. Il centrocampista cileno sembra destinato a lasciare l’Inter, con cui andrà in scadenza nel giugno 2023, per coronare il sogno di giocare in Brasile, ma intanto ha lanciato un grido d’allarme sulla tendenza del calcio moderno di far giocare troppe partite, evidenziata dallo studio realizzato dal sindacato internazionale dei calciatori (FIFPRO) e da Football Benchmark.

Vidal: "Anche i calciatori hanno bisogno di riposo"

Intervistato proprio da FIFPRO, l’ex juventino ha portato diverse motivazioni a suffragio della propria tesi: ha rilasciato una dichiarazione su quanto sia dannoso per la salute di un giocatore essere coinvolto in troppe partite: “Giocare troppo è un rischio e può accorciare le carriere di molti colleghi. Dobbiamo pensare a un modo per ridurre le partite, soprattutto per chi, come i sudamericani, deve percorrere lunghe distanze. Come in qualsiasi lavoro bisogna avere periodi di riposo, sia come ferie legali, sia quando giochiamo nei nostri campionati. Ritengo sia anche una questione di salute mentale. Ritengo che la chiave di tutto sia il rispetto dei protocolli".

L'allarme di Vidal: "Si giochi meno o le carriere si accorceranno"

'King Arturo', che non ha nascosto nei mesi scorsi l'ambizione di trasferirsi al Flamengo, ha poi rincarato la dose usando termini piuttosto decisi: “I nostri sindacati ci informano da molto tempo su questo problema. Passiamo troppi minuti in campo e questo è un danno per le nostre carriere, per le famiglie, ma soprattutto per lo spettacolo. Il calcio è una festa sociale, non un centro di schiavitù".


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Inter, i migliori video