Inter, l'emozione di Ferri: "Tornare è un sogno e una responsabilità"

Intervistato dal sito ufficiale del club nerazzurro, l'ex difensore ha parlato dopo la nomina a club manager, che lo vede già operativo ad Appiano Gentile
Inter, l'emozione di Ferri: "Tornare è un sogno e una responsabilità"
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Un giorno dopo la nomina come club manager dell’Inter, Riccardo Ferri è già diventato operativo ad Appiano Gentile. La foto di un colloquio che lo vede protagonista con Simone Inzaghi, il ds Piero Ausilio e l’amministratore delegato Beppe Marotta fa capire quanta voglia avesse l’ex difensore nerazzurro di tornare in un ambiente che di fatto è sempre stato suo, anche nei 28 anni trascorsi lontano dall’Inter dopo il passaggio alla Sampdoria del 1994.

Inter, Ferri: "Torno con umiltà"

Intervistato dal sito ufficiale, Riccardo Ferri non ha nascosto l’emozione per la chiamata ricevuta dalla società: “Tornare a toccare con mano i colori nerazzurri è un motivo d’orgoglio per me. Lo spirito è lo stesso che avevo da bambino quando sono arrivato all'Inter: tanta umiltà, tanta voglia di fare, educazione e senso di appartenenza, una caratteristica che mi contraddistingue da sempre, oltre a tanta disponibilità nei confronti di tutti per avere obiettivi comuni e perseguibili".

"Dovrò capire i giocatori attraverso gli sguardi"

Ferri è poi entrato nel dettaglio del proprio ruolo nell'Inter, quello di tramite tra società, tecnico e giocatori, ma a volte anche di "confidente" del gruppo: "Adesso che vivo questo sogno me lo voglio godere giorno dopo giorno, cercando di essere produttivo per la squadra, la società e tutto l'ambiente, per fare in modo che tutti noi possiamo raggiungere obiettivi importanti. Rappresentare l’Inter è una grande responsabilità, come lo era da giocatore, ma può nascondere anche delle insidie. Avrò bisogno della disponibilità di tutti per crescere in fretta. La mia esperienza da calciatore sarà utilissima, sono trascorsi tanti anni, ma vivere lo spogliatoio è un'esperienza che ti fa acquisire una sensibilità unica, utile per capire i giocatori anche attraverso i loro sguardi e atteggiamenti. A volte i giocatori attraversano situazioni negative che non raccontano a parole, ma che hanno bisogno di essere esternate".


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