Lukaku: "L'Inter era nel mio destino: mi farò perdonare dai tifosi"

L'attaccante belga ha parlato a 'DAZN' le emozioni in vista del debutto ufficiale-bis con i nerazzurri, tornando sulla scelta di approdare al Chelsea nell'estate 2021
Lukaku: "L'Inter era nel mio destino: mi farò perdonare dai tifosi"© Inter via Getty Images
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Il suo acquisto, anzi il suo ritorno, è considerato da più parti il colpo dell’estate, solo in parte oscurato da motivi… temporali, essendo stato definito all’alba della sessione di calciomercato.

Lukaku incorona Brozovic e Barella: "Sono fondamentali"

Romelu Lukaku è di nuovo un giocatore dell’Inter dopo l’annata-shock al Chelsea ed è pronto per il debutto ufficiale-bis in nerazzurro, curiosamente contro la stessa squadra che ne tenne a battesimo la prima assoluta, il Lecce. Da San Siro a Via del Mare, la sostanza cambia poco e l’emozione sarà quasi la stessa, come ha fatto intuire Big Rom nell’intervista “Lukaku Pensiero Scudetto”, rilasciata in esclusiva a 'DAZN' per 'DAZN Heroes', la nuova rubrica dell’emittente. Lukaku ha esordito sottolineando come sia cambiato lo spogliatoio in un anno ed elogiando un paio di compagni in particolare: “Ho ritrovato una squadra più forte, tutti i giocatori hanno fatto una crescita importante. Come sono stato accolto? Non me l’hanno “fatta pagare”, ho dovuto cantare e pagare alla cena di squadra, ma era inevitabile…. Brozovic è diventato più leader e più aperto nella comunicazione, lui non parla tanto, si lamenta parecchio, ma mi piace. Barella è ancora più protagonista, ha fatto tanti assist l’anno scorso, penso che aver vinto tutti questi trofei con l’Italia e con la squadra gli abbia dato ancora uno stimoli in più. Da parte mia ho tante motivazioni perché in una stagione tutti hanno dimenticato cosa sono capace di fare: ho tanta rabbia in corpo".

Lukaku, il retroscena su Inzaghi: "Mio fratello me ne ha parlato benissimo"

Altro passaggio importante quello legato al rapporto con Antonio Conte e a quello con Simone Inzaghi, favorito anche da "consulenze" molto speciali...: “A marzo ho saputo che c'era l'opportunità di tornare, poi verso la fine della stagione abbiamo fatto tutti un ottimo lavoro e adesso sono qui. Ringrazio Conte perché mentalmente mi ha fatto crescere, mi ha inculcato la mentalità di non mollare mai, di dare tutto fino alla fine ogni giorno. Queste basi rimarranno con me per sempre, ma anche Inzaghi è così: mio fratello Jordan mi ha sempre detto cose belle su di lui, sono tornato anche perché l’anno scorso prima che andassi via si era creato subito un buon feeling con il mister.”

I segreti della LuLa: "Siamo fatti per giocare insieme"

Un capitolo a parte lo merita inevitabilmente il feeling con Lautaro Martinez, subito riscoppiato. Il belga parla dell'intesa con l'argentino dentro e fuori dal campo: “La prima persona che ho sentito è stata Lautaro, ci siamo sentiti prima su Instagram poi su WhatsApp. Poi quando l’ho incontrato gli ho detto che deve fare di più e appena ci siamo visti ci siamo detti a vicenda che dobbiamo fare meglio di prima perché anche le altre squadre sono più forti. Appena ci siamo visti ho capito che ci saremmo potuti trovare bene perché abbiamo caratteristiche complementari e perché non siamo attaccanti egoisti davanti alla porta: io so quando è il giorno di Lautaro e non il mio e faccio del mio meglio per fargli fare gol, così è più facile vincere le partite”.

Lukaku tende la mano ai tifosi dell'Inter

Infine c'è spazio per le "scuse" ai tifosi per il brusco addio del 2021: "Io credo nel destino e penso che nel mio ci fosse scritto di giocare per l’Inter, così com’era destino andare ad Anderlecht quando ero piccolo o andare al Chelsea. Pensavo di poter essere protagonista nella squadra per la quale tifavo da giovane, ma non è andata così. L’Inter insieme all’Anderlecht e l’Everton è la squadra che mi ha dato l’opportunità di diventare il giocatore che sono oggi, quindi è giusto che io dia tutto per questa maglia. Devo ringraziare i tifosi per l’amore che fanno sentire a me e alla mia famiglia e chiedere scusa per come li ho lasciati: ora devo far parlare in campo e sperare che con le mie prestazioni l’amore torni come prima".


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