Inter, Inzaghi nei guai: ciao Lukaku

"Distrazione ai flessori della coscia", controllo fra una settimana. Salta di sicuro derby e Bayern, potrebbe tornare dopo la sosta
Inter, Inzaghi nei guai: ciao Lukaku© LAPRESSE
Pietro Guadagno
4 min

MILANO - Dopo la sconfitta con la Lazio, ecco una nuova pesante tegola sulla testa di Inzaghi. Altro che speranza derby (o Bayern Monaco), Lukaku rischia di stare fuori un mese e di rientrare solo dopo la sosta per le nazionali, il 2 ottobre contro la Roma. Gli esami effettuati da Big Rom, infatti, hanno evidenziato «una distrazione dei flessori della coscia sinistra». Viene specificato anche che «le sue condizioni saranno rivalutate la prossima settimana». Ma saranno solo accertamenti di controllo, per verificare l’evoluzione dell'infortunio, non certo per dare il via libera al ritorno in campo del gigante belga. Una distrazione richiede dalle 3 alle 4 settimane per il completo recupero. Non è da escludere del tutto che i tempi si possano accorciare, ma si tratta di casi particolari, non certo della normalità. Inoltre, prima della sosta, l’Inter avrà in sequenza Cremonese, Milan, Bayern, Torino, Viktoria Plzen e Udinese. Avrebbe senso, quindi, spingere sull’acceleratore per avere a disposizione Lukaku contro i cechi, sulla carta l’avversario più debole del girone di Champions, o contro i friulani? Più plausibile, semmai, che si usi tutta la cautela del caso, così da avere Big Rom nelle migliori condizioni contro la Roma e subito dopo per il match con il Barcellona, sfide sicuramente più importanti, e soprattutto più decisive.

Ritardo più ritardo

Ad ogni modo, come premesso, si tratta della peggiore notizia possibile per Inzaghi. Ha davanti uno dei primi snodi della stagione, vale a dire il confronto in sequenza con Milan e Bayern, ed è pure reduce dalla prima sconfitta in campionato con la Lazio, che qualche piccolo allarme lo ha acceso. E dovrà affrontarlo senza Big Rom, che in 5 derby ha segnato 5 gol, vincendo 4 volte. La sfida di questa sera con la Cremonese, da vincere a tutti i costi, evidentemente, è l’occasione per recuperare un pizzico di serenità. Poi però scatterà un vero e proprio tour de force. Lukaku sarà stato anche in ritardo dal punto di vista atletico, ma anche in quelle condizioni resta un elemento che “sposta”. Se non altro perché, comunque, tiene occupato un paio di difensori avversari. In aggiunta, non era ancora completato il processo di integrazione nel sistema di gioco di Inzaghi, diverso da quello di Conte. Considerando il pressing effettuato dal tecnico piacentino per trovare il modo di farlo tornare alla Pinetina, si tratta solo una questione di tempo. Tenuto conto della sua stazza, anche per raggiungere il massimo della condizione fisica sarebbe stato necessario soltanto attendere. E, allora, fermarsi proprio adesso è un guaio ancora più grave, perché finisce per rallentare tutto il percorso.

Tornare a vincere

Inzaghi, comunque, ha già dimostrato l’anno scorso di sapere come intervenire. Proprio dopo una sconfitta con la Lazio - anche in quel caso la prima in campionato, ma arrivò all’ottava giornata -, corresse l’impostazione tattica della squadra, alzandone il baricentro e il livello del pressing, in modo da accompagnare un attacco che non aveva elementi in grado di dare la profondità. Proprio Lukaku ha risolto quella mancanza. Ma oggi, innanzitutto, c’è da risolvere un altro problema: le gambe di buona parte dei nerazzurri sono ancora pesanti e manca brillantezza. La conseguenza è che, con il passare dei minuti, la squadra si allunga e va in sofferenza sulle ripartenze degli avversari. Il tempo è poco e, ormai, si giocherà e basta per i prossimi due mesi abbondanti. Vincere, però, aiuta a vincere. E l’Inter deve ricominciare a farlo subito: quindi stasera con la Cremonese. Poi si potrà pensare a Milan e Bayern.


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