Fiorentina-Inter, spunta un nuovo caso: polemiche sugli spalti tra dirigenti. Rissa sfiorata 

Sul gol del 4-3 animi accesi e duello rusticano subito sedato: nessun contatto tra le due dirigenze ma quanta tensione!
Fiorentina-Inter, spunta un nuovo caso: polemiche sugli spalti tra dirigenti. Rissa sfiorata © Getty Images
Pietro Guadagno e Andrea Giannattasio
4 min

L’Inter sceglie la linea del silenzio. Il giorno dopo il successo sulla Fiorentina ma soprattutto dopo le tensioni successive al fischio finale (e al gol di Mkhitaryan al 95’), il club nerazzurro considera ormai chiusa l’intera vicenda. Nessuna presa di posizione ufficiale, dunque. Né tantomeno le scuse richieste dalla Fiorentina attraverso un comunicato, diffuso già nella tarda serata di sabato, in risposta alla versione fatta trapelare dalla società di viale Liberazione a proposito di aggressioni verbali da parte della dirigenza viola in tribuna e poi di un tentativo del presidente Commisso di sfondare la porta degli spogliatoi. Resta evidentemente il profondo dispiacere per l’accaduto e per un clima all’interno del Franchi ritenuto fin troppo agitato, ma non è più il caso di andare oltre: solo guardare avanti, insomma. Anche perché mercoledì ci sarà la sfida in Champions League con il Viktoria Plzen che, in caso di vittoria, permetterebbe all’Inter di qualificarsi alla seconda fase del torneo.

Animi surriscaldati in tribuna

Ed è proprio dal silenzio che due giorni regna sovrano in casa nerazzurra che, sul fronte viola, è sorta nelle ultime ore la netta convinzione che qualcuno sia andato decisamente oltre nelle sue ricostruzioni del post-gara. L’unica cosa certa, documentata anche da alcuni video e dai racconti dei presenti, è che al momento della rete del definitivo 4-3 ospite in tribuna vip gli animi si sono davvero scaldati. Con l’esultanza della dirigenza interista e, a qualche metro di distanza, qualche parola di troppo arrivata da parte dei vertici viola che ha alzato a dismisura i toni del confronto. Un duello rusticano subito sedato ma che poi, lontano da occhi indiscreti, è proseguito anche nella pancia dello stadio senza tuttavia - ha ribadito ancora una volta la Fiorentina - alcun tipo di contatto tra le due dirigenze.

La porta sfondata da Commisso? Per arbitro e ispettori Figc è tutto ok

Prova ne sia il referto vergato dalla Procura federale, i cui ispettori presenti sabato al Franchi (in tutto sei) non hanno segnalato nulla in relazione ai presunti alterchi che sarebbero avvenuti nei pressi dello spogliatoio interista (non è stato nemmeno richiesto di esaminare i video girati dalle telecamere di sorveglianza per approfondire la vicenda). Se infatti c’è stata una porta sbattuta - quella che in un primo momento pareva essere la vera miccia del confronto - è stata quella che si trovava a pochi metri dal foyer della tribuna, ovvero ad almeno venti metri di distanza dal corridoio che conduce agli spogliatoi di entrambe le squadre. Un varco che, solitamente, resta aperto per ragioni di sicurezza ma che qualcuno aveva chiuso e che invece Commisso (o il dg Barone, non è chiaro) ha spalancato con forza per farsi spazio. Non si sono accorti di nulla nemmeno gli arbitri, le cui stanze sono situate due piani sotto l’area autorità.

La frase di Bonaventura sulla Fiorentina dopo la partita che ha fatto discutere

Ma al di là di come siano andate realmente le cose (non è escluso che nelle prossime ore possano emergere ulteriori dettagli), resta la sensazione che in casa viola i nervi non siano mai stati così a fior di pelle, specie dopo il sesto ko stagionale e una zona Europa che adesso è distante undici punti. Tra l’esultanza polemica di Jovic (che ha portato il dito alla bocca per zittire le polemiche sul suo conto dopo il momentaneo 3-3) e le dichiarazioni a caldo di Bonaventura nel post-gara («Ormai le squadre ci conoscono perché da due anni giochiamo alla stessa maniera»), sono tanti i tasselli da dover riordinare. E che impongono, al contempo, un esame di coscienza per provare a riportare al più presto la barca in acque più sicure.


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