Inter con Barella e Lautaro contro il Plzen, Lukaku sì

Ieri allenamento in gruppo per il belga che potrebbe essere convocato (con Gagliardini)
Pietro Guadagno
3 min

MILANO - Nel segno di Lautaro e Barella. Sono loro i trascinatori della squadra nerazzurra, reduce da 4 vittorie e un pareggio nelle ultime 5 uscite ufficiali. Ma è nelle ultime 3 che, in tandem, hanno messo insieme un vero e proprio show. Tra Barcellona, Salernitana e Fiorentina, infatti, l’Inter ha prodotto 9 reti: ebbene, l’argentino e l’azzurro ne hanno firmate ben 7, “timbrando” ad ogni gara, con il “Toro” autore di una doppietta l’altra sera al Franchi. La speranza di Inzaghi, evidentemente, è che si ripetano anche mercoledì sera contro il Viktoria Plzen. Ma non è finita qui, visto che insieme hanno pure confezionato 3 assist: a dimostrazione di quanto entrambi incidano nello sviluppo della manovra di una squadra riemersa proprio nel momento in cui sembrava essere sul punto di sprofondare. E pensare che, prima dell’ultimo exploit, Lautaro era reduce da un digiuno di 8 partite. Il centrocampista sardo, invece, con il Bayern era addirittura finito in panchina, quasi per punizione. Era il simbolo più evidente di uno dei mali della squadra, vale a dire le plateali manifestazioni di insofferenza nei confronti del compagno che commetteva un errore o che sbagliava la scelta della giocata. Ora, dopo un fondamentale confronto interno, non accade più. E lo stesso Barella è sempre pronto ad incitare, piuttosto che a criticare. Ne ha beneficiato lui stesso: i suoi 5 gol stagionali, infatti, sono già un bottino superiore rispetto a tutti i primi tre anni in nerazzurro.

Brutte abitudini

Se l’attacco funziona, la difesa, invece, continua a subire troppo. In trasferta, però, non a San Siro. Da questo punto di vista, infatti, c’è un abisso nel rendimento tra casa e fuori. In 5 gare davanti ai propri tifosi, l’Inter ha incassato soltanto 3 gol, 2 dei quali con la Roma. In viaggio, invece, sono addirittura 12, con un media di 2 a partita. E non a caso, al di là delle ultime due vittorie, contro Sassuolo e Fiorentina, gli uomini di Inzaghi hanno spesso fatto fatica in trasferta. E, sempre in trasferta, un’altra abitudine costante è quella di farsi rimontare. Con una sostanziale e fondamentale differenza, però, nelle ultime uscite: adesso Lautaro e soci non si abbattono più, ma reagiscono e si vanno a prendere il risultato.

Lukaku c’è

Ad ogni modo, meglio che, contro il Viktoria Plzen, l’Inter giochi in casa. E, peraltro, lo farà anche sabato prossimo contro la Sampdoria. Quello con i cechi, però, è un vero e proprio snodo, visto che un successo consegnerebbe la qualificazione agli ottavi con un turno di anticipo. Significherebbe raggiungere il primo obiettivo stagionale, peraltro ritenuto complicatissimo al momento della composizione del girone. La buona notizia di ieri, comunque, è l’allenamento in gruppo (assieme ai nerazzurri non impiegati al Franchi) di Lukaku, che, a questo punto, dovrebbe essere finalmente convocato. Da capire, però, quanta autonomia possa avere. In panchina, dovrebbe rivedersi pure Gagliardini. Nell’undici titolare, invece, ci saranno certamente novità, come Dzeko, Dumfries e Bastoni. Possibile anche che abbia spazio Gosens al posto Dimarco. Più difficile, infine, l’inserimento di Asllani a centrocampo.


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