"Minacciati dagli ultras e cacciati dalla curva": retroscena shock in Inter-Samp

Quello che sembrava un gesto di rispetto collettivo e condiviso ha però un risvolto incredibile svelato da alcuni tifosi che erano presenti sugli spalti: ecco che cosa sarebbe successo davvero a San Siro
"Minacciati dagli ultras e cacciati dalla curva": retroscena shock in Inter-Samp© ANSA
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Le immagini di Inter-Samp hanno fatto il giro del mondo ed è facile capire perché. Alla notizia della morte del capo ultras Vittorio Boiocchi, ucciso in strada da almeno cinque colpi d'arma da fuoco, è calato il silenzio sulla Curva Nord che ha prima ritirato gli striscioni e poi è andata via via svuotandosi. Quello che sembrava un gesto di rispetto collettivo e condiviso ha però un retroscena clamoroso svelato da alcuni utenti sui social che erano presenti sugli spalti di San Siro per la sfida poi terminata 3-0 per i nerazzurri.

Inter-Samp, cos'è successo davvero in Curva Nord

La "grande fuga" da San Siro sembrerebbe avere dei risvolti inattesi. Secondo alcuni tifosi presenti allo stadio, lo svuotamento degli spalti sarebbe stato un gesto forzato dalle minacce ricevute dagli ultras. "La curva nord ha obbligato tutti i tifosi li presenti, donne e bambini compresi, a lasciare la curva con urla e spintoni - ha scritto un utente su Twitter - Ho pagato il biglietto per vedere il primo tempo nel secondo verde e metà del secondo nel terzo verde, un comportamento indecente da parte dei capi ultrà". "Ci stanno costringendo con le minacce ad uscire - ha aggiunto un altro - un padre picchiato con la bambina, gente che ha fatto 600 km costretta a tornare a casa".


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