Lautaro con Lukaku, coppia da Inter

Inzaghi ha scelto gli attaccanti titolari: il primo rivuole la scena dopo le ultime delusioni, il belga a caccia della svolta che vale la conferma
Lautaro con Lukaku, coppia da Inter© Inter via Getty Images
Pietro Guadagno
5 min

MILANO - C'è chi ha voglia di riprendersi la scena, come Lautaro, reduce dagli errori, dal dischetto e non solo, con lo Spezia e dalla prestazione dimessa contro il Porto. E c’è chi deve ancora guadagnarsi il futuro, come Lukaku, che in questo finale di stagione deve dimostrare all’Inter di valer e il prestito bis dal Chelsea. Insomma, la sfida di domani sera con la Juventus è un’occasione per due. E non solo. Già perché, sullo sfondo ci sono sempre Dzeko, solitamente preferito a Big Rom nei big-match, ma le fatiche del Do Dragao si fanno sentire, e pure Correa, appena tornato a disposizione e costretto, da 20 mesi a questa parte , a inseguire fortuna e considerazione in mezzo ai guai fisici. Facile che contro gli uomini di Allegri, tutte le 4 punte di Inzaghi trovino spazio nei 90’. Per partire dall’inizio, però, i favoriti sono inevitabilmente il Toro e Lukaku. Il primo perché è l’assoluta certezza là davanti. Il secondo perché, prima o poi, la sua ora deve arrivare, altrimenti le occasioni rischiano di esaurirsi, senza che riesca a concludere qualcosa. 

Voglia di riscatto

Ad ogni modo, i “galloni” di prima scelta là davanti, Lautaro, se li è guadagnati grazia ad un inizio 2023 scintillante, che non si è oscurato dopo la doppia stecca in campionato e Champions. Impossibile, insomma, metterlo in discussione. Anzi, è facile che l’argentino sia carico a mille proprio per il desiderio di cancellare quelle due ultime uscite. Peraltro, la Juve è l’avversaria più affrontata in assoluto in carriera: ben 13 incroci, ma con alterne fortune, visto che ha raccolto soltanto 3 gol e ben 6 sconfitte. Proprio battendo i bianconeri, però, sono arrivati due degli ultimi tre trofei conquistati dall’Inter, vale a dire Supercoppa e Coppa Italia della scorsa stagione. Il Toro ha messo direttamente la sua firma sulla prima, grazie al rigore del temporaneo pareggio, prima del gol-vittoria di Sanchez. Meglio non tenere conto delle altre due prodezze, invece, dato che non sono state sufficienti per togliere il successo alla Signora.

La grande attesa

La stessa sorte ha avuto pure l’unico sigillo di Big Rom, in 7 confronti con i bianconeri. Se non altro quella sconfitta è stata indolore, arrivando dopo che l’Inter aveva già messo in bacheca il suo 19° scudetto . D’altra parte, è pure l’ultimo ricordo che il totem belga ha della Juventus. E stavolta non si troverà di fronte nemmeno Chiellini... Nella sfida del girone di andata Lukaku era ancora in infermeria. Per lui, quindi, sarà come provare a recuperare il tempo perduto in una stagione che, finora, è sembrata maledetta. Il suo ritorno a Milano, infatti, nelle vesti del più classico figliol prodigo, avrebbe dovuto avere contorni diversi. Vale a dire quelli del trascinatore, che si prende l’Inter sulle spalle e la riporta sul trono d’Italia. Ma avrebbe potuto farlo soltanto il vero Lukaku, quello che nei fatti non è mai riapparso su questi schermi. Tanto che, nelle gerarchie di Inzaghi, in questo momento, viene dietro a Dzeko. E allora il match di domenica sarà anche un’opportunità per ribaltare certe gerarchie. E, sull’onda, conquistare una permanenza a Milano che, oggi, non si può dare per scontata. Buon per Big Rom che l’Inter sia approdata ai quarti di Champions. Il doppio confronto con il Benfica, ma anche la semifinale di Coppa Italia con la stessa Juventus, saranno altri snodi fondamentali della stagione. Snodi che potranno far cambiare la prospettiva della sua annata. Sta a lui giocarseli al meglio, a cominciare da domani sera. 


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