Rabbia Inter: le immagini del tocco di Vlahovic c’erano

La società già a caldo aveva molte certezze, corroborate dalle ricostruzioni andate in onda in tv: ecco la tesi nerazzurra
Rabbia Inter: le immagini del tocco di Vlahovic c’erano© ANSA
Pietro Guadagno
4 min

Al lora le immagini per annullare il gol c’erano. L’Inter ne era già sicura caldo, come testimoniato dalle dichiarazioni di fuoco di Inzaghi. Poi, i filmati diffusi in serata da “Pressing” non ha fatto altro che rafforzare la convinzione. Anzi, i falli di mani punibili erano addirittura due. E se anche, nel caso del primo, quello di Rabiot, poteva mancare l’assoluta certezza del contatto, sul secondo, quello di Vlahovic - in realtà il terzo in generale perché in mezzo ce n’è stato un altro non punibile sempre del serbo -, il video, secondo il giudizio nerazzurro, è inequivocabile. Ed è anche il pensiero di Cesari, l’ex-arbitro che ha proposto e commentato il video durante la trasmissione di Mediaset. «Mi pare evidente che con quel controllo Vlahovic si aggiusti il pallone. Poi non so perché queste immagini non siano state prese in considerazione. Magari si sono concentrati su Rabiot. Anche se l’azione dovrebbe essere sempre rivista in modo totale. A questo punto mi auguro che Rocchi diffonda l’audio di ciò che si sono detti tra Var e Chiffi in quei 4 minuti e mezzo di attesa, così sarebbe più semplice per tutti capire l’accaduto. Direi che è proprio l’occasione giusta per farlo».

Nessun alibi

Ad ogni modo, ieri l’Inter ha evitato nuove prese di posizione. E non c’è nemmeno l’intenzione di alimentare la polemica. Se non altro per non concedersi alibi. Evidentemente, c’è amarezza. Ma c’è una grande differenza rispetto a quanto accaduto in Monza-Inter, con l’arbitro Sacchi che fischiò in anticipo un fallo inesistente di Acerbi, cancellando quindi anche la possibilità di rivedere l’episodio al Var. Sarebbe stato il gol del 3-1 e quindi i nerazzurri si sarebbero portati a casa i 3 punti e non uno solo, visto che si stava avvicinando la fine della partita e dunque sarebbe stato vano il secondo gol dei brianzoli, arrivato nel recupero, che ha poi fissato il risultato sul 2-2. Domenica sera, invece, era solo la metà del primo tempo quando Kostic ha sbloccato il risultato. Significa che c’erano almeno un’altra settantina di minuti per rimediare. Se Lautaro e compagni non ci sono riusciti è anche per proprie colpe. Perché, in definitiva, sono stati protagonisti di una gara al di sotto delle loro possibilità. Fermo restando, comunque, che grazie al vantaggio, la Juventus è stata agevolata nel proseguire la partita in condizioni favorevoli, potendo sfruttare spazi e contropiede.

Precedente

Adesso, in casa nerazzurra, l’imperativo è rimettersi in carreggiata con le proprie forze, visto che ce n’è tempo e modo. Se così sarà, l’episodio di domenica sera non avrà incidenza nella corsa Champions e verrà archiviato. Nel 2018/19, l’Inter a Firenze si vide assegnare un rigore contro in pieno recupero, che permise alla Viola di impattare sul 3-3. Nell’occasione, a dirigere la gara era Abisso, che venne richiamato al Var ma non cambiò la sua decisione, nonostante sembrasse evidente che il tocco del pallone con il petto e non con il braccio, da parte di D’Ambrosio. Le polemiche, anche allora, furono inevitabili. Ma a fine anno, seppur con il fiatone, l’Inter riuscì a prendersi il quarto posto.  


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Inter, i migliori video