Inter, quattro mosse per la fuga: il piano di Inzaghi

Una partenza così lanciata è una novità anche per il tecnico, che negli ultimi due campionati aveva lasciato per strada punti importanti
Inter, quattro mosse per la fuga: il piano di Inzaghi© Inter via Getty Images
Giorgio Coluccia
4 min

MILANO - Uno sguardo al calendario dietro cui si celano i propositi di scacco matto al campionato. Lo sta preparando Simone Inzaghi in quattro mosse, anzi in quattro match, che sono quelli posizionati sulla strada dell’Inter da qui alla prossima sosta per le nazionali. Empoli, Sassuolo, Salernitana e Bologna equamente divise tra casa e trasferta fino al prossimo 7 ottobre. Un cammino non impossibile, che strizza l’occhio a una possibile idea di fuga anticipata per provare a emulare la partenza sprint del Napoli della passata stagione. Fin qui in Serie A Lautaro e compagni hanno viaggiato con il gas aperto, sono l’unica squadra ancora a punteggio pieno, potendo vantare inoltre miglior attacco e miglior difesa senza dimenticare che si tratta comunque di una fase ancora embrionale del torneo. I risultati si vedranno alla distanza, ma in un torneo così lungo la continuità può diventare un alleato strategico per arrivare alla meta. Di certo nelle prossime due settimane i nerazzurri avranno tutti impegni alla portata, potendo rosicchiare ulteriori punti alle rivali anche sfruttando gli scontri diretti altrui. Al filotto va aggiunta la sfida di inizio ottobre a San Siro in Champions contro il Benfica, a cui dedicare una particolare attenzione per non abbandonare i propositi di primo posto nel girone. I lusitani hanno perso al debutto e avranno il coltello tra i denti.

Nuovo trend

Una partenza così lanciata rappresenta una piacevole novità anche per Simone Inzaghi, che negli ultimi due campionati con l’Inter in avvio aveva perso per strada punti importanti. In particolar modo il trend aveva accusato un pesante segno meno un anno fa, quando la squadra aveva perso 4 partite già a inizio ottobre nelle prime 8 disputate, vedendo allontanarsi fin da subito il primato in classifica. Stavolta l’altro assist in arrivo dal calendario riguarda anche gli scontri diretti, che fino alla decima saranno unicamente due: dopo il derby stravinto con il Milan, arriverà la Roma a San Siro soltanto a fine ottobre per alzare l’asticella. Tenendo bene a mente il pallino del turnover, l’obiettivo del tecnico è quello di sfruttare una rosa così profonda, guadagnando subito terreno in campionato rispetto alle rivali più accreditate e destinando energie preziose sugli impegni di Champions in chiave primo posto. Di certo con la sosta di ottobre si potranno tirare le prime somme tra propositi di gloria ed effettiva resa sul campo.

Copione ideale

Per questo Inzaghi punta forte sulle rotazioni, volendo contare su uomini pronti, in grado di dare risposte immediate al momento della chiamata in causa. Il copione ideale sarebbe quello di poter vantare un turnover efficiente come accaduto nel finale della scorsa stagione, quando la squadra ha spiccato il volo mettendosi alle spalle i punti preziosi persi contro squadre non di prima fascia come Spezia, Salernitana, Bologna ed Empoli. Nei suoi piani Inzaghi vuole alternative pronte all’uso - anche in una notte complicata come quella contro la Real Sociedad - perché per compiere un grande cammino i titolarissimi non bastano. I vari Lautaro, Mkhitaryan, Calhanoglu e Acerbi non potranno sempre essere decisivi, avranno bisogno di rifiatare, ed è per questo che le brutte prestazioni di Asllani e Arnautovic in Champions sono esempi da non seguire nelle prossime settimane. «Ho bisogno di tutti, senza gli infortuni avrei cambiato anche di più» ha ribadito Inzaghi dopo il match in Spagna, memore di quanto siano state fondamentali le rotazioni fino alla notte di Istanbul. Se in rosa ci sono almeno due alternative per ogni ruolo, l’obiettivo è quello di sfruttarle il più possibile per raggiungere la vetta.


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