Inter campione d’inverno: ma per lo scudetto c’è un precedente...

Una sola sconfitta, miglior attacco e miglior difesa. Per Inzaghi secondo titolo d’inverno in tre stagioni, i nerazzurri girano a quota 48: è la terza migliore performance nell’era dei tre punti

Il fiatone, probabilmente, non era previsto. Ma, alla fine, ciò che più conta è aver raggiunto l'obiettivo. E l’Inter, battendo il Verona, si è laureata campione d’inverno. Pur superando la Salernitana questa sera, infatti, la Juventus resterà comunque dietro. Ovviamente si tratta di un traguardo platonico. Che non dà garanzie sul trionfo finale, che poi è l’unica cosa importante. Si tratta comunque di un risultato che certifica il lavoro svolto al giro di boa. E quello della banda di Inzaghi è senza dubbio eccellente. I 48 punti messi insieme in 19 giornate, infatti, sono il terzo miglior bottino nell’era dei 3 punti per la squadra nerazzurra, dopo i 51 del 2007/08 e i 49 del 2006/07. In entrambe le occasioni, poi l’Inter conquistò lo scudetto. L’ultimo titolo d’inverno, invece, non fu sufficiente per festeggiare.


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Inter campione d'inverno, precedenti e confronti

Occorre andare indietro soltanto di un paio d’anni. Ovvero alla prima stagione in panchina di Inzaghi, che quindi ha fatto 2 su 3 e che ora punta a vincere il primo tricolore della sua carriera. Allora, al giro di boa, l’Inter virò a quota 46, con il Milan secondo a 4 lunghezze. Poi, andò in crisi tra febbraio e marzo, raccogliendo soltanto 7 punti in 7 giornate e compromettendo la sua corsa. Ma l’esperienza aiuta e dagli errori si impara. Così, come a differenza del passato, i nerazzurri hanno cominciato con il piede sull’acceleratore, stavolta è stato studiato il modo per ovviare alle difficoltà di inizio anno. Non a caso è stato fatto un “rabbocco” di preparazione in queste settimane senza impegni extra. Insomma, se ieri con il Verona e pure l’altra settimana con il Genoa, l’Inter è stata poco brillante, una delle ragioni sono i carichi in allenamento. Carichi che, per la Supercoppa, dovrebbero essere smaltiti. Certo la Juve è lì dietro che tallona. E c’è una bella differenza rispetto al Napoli dello scorso anno, che chiuse l’andata a 50 punti, solo 2 in più: il Diavolo secondo, infatti, era già a -12. A confortare Inzaghi, comunque, ci sono anche altri numeri: 44 gol segnati e 9 subìti, miglior attacco e miglior difesa, anche se, per la prima volta, Sommer ha incassato una rete in due giornate consecutive.


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Inzaghi: "Non c'è nulla di scontato nel nostro percorso"

Ora più che mai, dunque, è fondamentale prendersi i 3 punti, anche senza incantare, come contro il Verona. «Abbiamo fatto un ottimo girone d'andata, seppure le ultime gare siano state meno brillanti - ha ammesso Inzaghi - Da Genova e da una gara sofferta come quella con il Verona, però, si possono trarre indicazioni importanti». Piuttosto, ciò che il tecnico nerazzurro ha voluto respingere è il concetto che l’Inter debba vincere per forza. «I 48 punti sono il frutto di lavoro e fatica. Non c’è nulla di scontato o dovuto nel nostro percorso. E certi meriti andrebbero riconosciuti nella maniera adeguata. Per di più c’è un’altra squadra che sta tenendo il passo (la Juve, ndr) e il Milan, come altre, aspetta solo un nostro passo falso. In aggiunta, non è per forza di cose automatico sostituire tanti giocatori importantissimi, che han fatto la storia dell'Inter. Fermo restando che la società è stata bravissima a mettermi a disposizione un ottimo gruppo. Mancano ancora tante partite prima del traguardo finale. E ce ne saranno altre difficili, come quella di oggi (ieri, ndr)». A partire dalla prossima, ovvero la trasferta in casa del Monza, Inzaghi potrà affrontarle con un rinforzo in più, vale a dire quel Buchanan che ieri era in tribuna e che in Brianza sarà a disposizione. «È un ottimo giocatore. La società è stata brava a non farsi trovare impreparata. Cuadrado ha avuto un problema e ci ha giocato sopra. Buchanan è giovane, ma ha già esperienza. L'ho visto allenarsi: ha ottimi dati fisici e voglia di imparare. Cercheremo di inserirlo rapidamente, ma si tratta di un ottimo acquisto».


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Il fiatone, probabilmente, non era previsto. Ma, alla fine, ciò che più conta è aver raggiunto l'obiettivo. E l’Inter, battendo il Verona, si è laureata campione d’inverno. Pur superando la Salernitana questa sera, infatti, la Juventus resterà comunque dietro. Ovviamente si tratta di un traguardo platonico. Che non dà garanzie sul trionfo finale, che poi è l’unica cosa importante. Si tratta comunque di un risultato che certifica il lavoro svolto al giro di boa. E quello della banda di Inzaghi è senza dubbio eccellente. I 48 punti messi insieme in 19 giornate, infatti, sono il terzo miglior bottino nell’era dei 3 punti per la squadra nerazzurra, dopo i 51 del 2007/08 e i 49 del 2006/07. In entrambe le occasioni, poi l’Inter conquistò lo scudetto. L’ultimo titolo d’inverno, invece, non fu sufficiente per festeggiare.


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